Due facce della stessa medaglia: in piazza Cavalli gli atleti smontavano il più grande campo giochi a cielo aperto della città, mentre a palazzo Gotico il direttore dell’Unità operativa di Andrologia dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, Stefano Fiordalise – spalleggiato dal volto noto di Discovery Channel Gabriele Rubini, alias Chef Rubio – spiegava l’importanza della ricerca, della diagnosi e dello screening del cancro alla prostata e della salute maschile in generale. Questo è Movember 2014 a Piacenza, la campagna di sensibilizzazione “coi baffi” nata dal basso, dal mondo dello sport, che ieri ha invaso il centro cittadino.
Dalle 14,30 alle 17,30 campi da basket, gare di abilità di rugby, campetti da calcio, pallavolo e tavoli da ping-pong hanno adornato la piazza per l’iniziativa Gioca col campione. Al termine, nella splendida cornice di palazzo Gotico il gioco si è fatto più “serio”.
“Per dare un’idea di quanta strada c’è da fare per lo screening e la prevenzione del cancro alla prostata vi porto un esempio – ha detto Fiordalise al Gotico – se cercate su internet la combinazione delle parole “adolescenza + ginecologia” vi usciranno fuori 11mila risultati. Se cercate “adolescenza e andrologia” i risultati sono 150”.
“Tolto questo mese in cui se ne parla grazie al movimento creato dagli sportivi attorno a Movember, c’è il vuoto – ha denunciato Fiordalise – il problema è di mentalità, di cultura, ed è complicato. Circa il 18 per cento degli uomini ha un cancro alla prostata, ma in minima parte questa malattia va trattata chirurgicamente. Le terapie spesso sono invasive, per evitare di portare sul letto operatorio persone che potrebbero farne a meno è importante uno screening preventivo degli uomini che spesso è difficile portare a termine”. Esami “delicati” del colon e del pene a cui spesso i maschietti si sottraggono.
A dar manforte al progetto anche una vecchia conoscenza dello sport piacentino, Gabriele Rubini ora famoso come Chef Rubio, volto di Real Time. “Grazie ai miei amici di avermi dato la possibilità di intervenire – ha esordito Rubio – di cancro alla prostata se ne parla troppo poco, è una causa nobile e dobbiamo diffonderla”.
In vista del “Mo Gala” di sabato 29 al Temple, è giunta l’ora anche dei primi bilanci dell’iniziativa “che non ha mai coinvolto tante persone come quest’anno, ma vogliamo ancora di più” si sono affrettati ad aggiungere i capitani del Piacenza Rugby e del Lyons Rugby Giovanni Franchi e Matteo Rossi. “Siamo una piccola comunità qui a Piacenza, ma abbiamo la possibilità di avere un po’ di visibilità e se riusciamo a far parlare la gente di questi problemi il gioco è fatto. Basta che ci
chiedano perché portiamo i baffi a novembre e come mai si organizzano iniziative come quella in piazza Cavalli. Noi – hanno concluso – ci mettiamo il cuore”. “Dobbiamo togliere la paura agli uomini di sottoporsi alle visite” ha detto Leonardo Calza dei Rebeldes Calcio. Un ringraziamento è andato ai partner dell’iniziativa e alle società coinvolte: Lyons e Piacenza Rugby, Elephant Rugby Gossolengo; Copra Elior, Rebecchi Nordmeccanica Volley; Bakery Basket, Rebeldes calcio, Pro Piacenza e Piacenza calcio.