“Da sempre la Regione Emilia-Romagna è governata dalla sinistra. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La nostra provincia e il nostro territorio vivono ai margini della regione, sempre meno coinvolti dalle politiche centraliste di Bologna, ma anzi subendo decisioni sbagliate che ci mettono in grave difficoltà. In questi anni in Consiglio regionale ho cercato, in qualità di consigliere di minoranza, di oppormi a molti di quegli interventi che penalizzavano, a mio parere, il nostro territorio. Mi riferisco ai temi della sanità, con la decisione della chiusura dell’Ospedale di Fiorenzuola, della soppressione di diverse guardie mediche di montagna o della decisione di avviarci verso la definizione di aree vaste che già stanno mostrando pessimi risultati in Romagna. Oppure al tema dei trasporti, con i tanti disagi per nostri pendolari, sballottati tra Emilia e Lombardia, e con i problemi strutturali della linea ferroviaria Fidenza-Cremona.”
“Ma maggiore attenzione deve essere richiesta per quanto riguarda l’agricoltura, il commercio, il turismo con la prospettiva a noi molto vicina anche territorialmente dell’Expo 2015. E poi un necessario impulso alle politiche sulla sicurezza, sulla tutela del suolo senza interventi spot ma con maggiore prevenzione. E ancora la scuola e l’università che devono tornare ad essere competitive puntando sul merito e sull’innovazione”.
“Questi sono i temi sui quali ho combattuto e mi sono confrontato in Regione in questi anni e sui quali continuerò con ancora con più forza nel prossimo mandato. La mia forza, la forza dell’esperienza e del lavoro e la forza che i cittadini vorranno attribuire a me con la preferenza e con il voto a Forza Italia, motore di un centrodestra che la gente stanca delle promesse di Renzi e di questa sinistra, vuole che torni protagonista in Italia, in Emilia e a Piacenza”.