L’Altra Emilia Romagna esprime la propria solidarietà e il proprio appoggio alle iniziative messe in campo dall'INCA CGIL contro i tagli alle risorse destinate ai patronati .
IL COMUNICATO
La legge di stabilità infatti prevede un taglio di 150 milioni di euro al fondo patronati e la riduzione del 35% dell'aliquota previdenziale che lo sostiene. Leggiamo che “Lo 0,226% dei contributi sociali versati da circa 21 milioni di lavoratori oggi assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei patronati. Per svolgere lo stesso lavoro, la Pubblica Amministrazione dovrebbe aprire e gestire circa 6.000 nuovi uffici permanenti e aumentare gli organici di oltre 5.000 persone. Il costo complessivo per la Pubblica Amministrazione , sarebbe di 657 milioni di euro. …Inoltre il numero di coloro che rischiano di perdere il lavoro si attesta attorno al 70% degli organici complessivi dei vari patronati, ovvero migliaia e migliaia di persone". Non crediamo affatto che lo Stato intenda sostitursi ai Patronati nello svolgimento delle attività previdenziali e socio assistenziali a favore dei cittadini e contestualmnete comprendiamo che gli stessi Patronati,in assenza di risorse a loro destinate, non saranno più in grado di garantire i servizi a titolo gratuito. Lo scenario che si aprirà è facilmente desumibile: i lavoratori, i pensionati, i disoccupati dovranno pagare le prestazioni oppure, se non sono in condizioni di farlo, rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali. Non potrà quindi più essere garantito l'accesso ai diritti e nei fatti verrà negata "l'uguglianza dei cittadini all'accesso ai diritti" .Anche questa volta le declinazioni del "fare " di Renzi si traducono nell'eliminazione delle tutele dei cittadini e nella distruzione del sistema di welfare, ancora una volta pagano i "soliti noti", ancora una volta è ila classe sociale di appartenenza e il livello di ricchezza a determinare l'accesso pieno parziale o nullo ai diritti !!!
Senza esagerare in dietrologia viene spontaneo pensare che questa scelta sia parte della strategia nella guerra di Renzi contro i sindacati e la Cgil in particolare…in questo caso vorremmo ricordare al premier che le guerre si fanno sui campi di battaglia e quindi abbia il coraggio di confrontarsi nel merito e sui contenuti con le organizzazioni sindacali (non ci risulta lo abbia ancora fatto) sui temi del lavoro e della rappresenza democratica ma eviti di privare, per ripicche personali e anche un pò infantili, milioni di persone di servizi indispensabili ed essenziali. Per questi motivi abbiamo sottoscritto con convinzione la petizione "No ai tagli ai Patronati"ed invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a farlo . Questo il link http://www.tituteliamo.it/inca-la-petizione-no-ai-tagli-ai-patronati/
Stefania De Micheli e Basilio Riga candidati per l' Altra Emilia Romagna