L’evidente difficoltà economica in cui versano le Asp ha un nome: Regione Emilia Romagna. La legge regionale che impedisce di fatto la gestione mista e di conseguenza la specializzazione, oltre ad una tassazione assurda che incide pesantemente sui bilanci già in crisi, ha reso la situazione oggettivamente critica. Non essendo più possibile ripartire i costi di gestione – tra Comuni e Cooperative- il problema si è cronicizzato. La normativa deve assolutamente essere riformulata attraverso l’organismo tecnico di ambito provinciale in cui si consente, nuovamente, di appaltare anche solo i singoli piani. Ciò garantirebbe la specializzazione e colmerebbe una parte delle lacune di gestione. E’ inoltre indispensabile riequilibrare l’assegnazione degli utenti anziani, per cui si sta combattendo un’incivile battaglia sui posti convenzionati; e, soprattutto, recuperare parte del deficit con un approfondimento tecnico delle spese delle diverse forniture. Infine, ma non ultimo, si rivela sempre più pressante colmare il vuoto normativo sulle case famiglie per anziani, una pratica che si sta diffondendo sul territorio, a discapito delle strutture specializzate, non richiedendo autorizzazione dall’Asl. Resta inteso che, così come la Regione è responsabile dello stato in cui versano le nostre Asp, è suo preciso dovere aiutare i Comuni nel risanamento dei bilanci delle aziende stesse.