AGGIORNAMENTO ORE 19,50 – Il fiume Po prosegue nella sua discesa. Secondo l’analisi di Aipo, alle 19 il livello del corso d’acqua si aggirava intorno ai 7 metri e 15 centimetri. Un netto calo dunque rispetto ai 7,40 di questa mattina, lunedì 17 novembre, alle 8,30. Inoltre, se si considera che alle 17 il livello era di 7,34 si intuisce come il regresso sia costante. Resta comunque elevata l’allerta, soprattutto nelle aree golenali e via Nino Bixio resta chiusa al traffico.
Il livello del fiume Po comincia a scendere. Alle 17 i rilievi dell’Aipo registravano un valore pari a 7 metri e 34 centimetri, un decremento rispetto ai 7,40 di questa mattina. Lentamente dunque pare che il Grande Fiume stia lentamente tornando alla normalità, anche se le piogge non accennano a placarsi. Un’attenuazione delle precipitazioni potrebbe giungere però domani, martedì 18 novembre: secondo Meteo Arpa Emilia Romagna infatti si prevedono addensamenti nuvolosi, ma nulla più. Intanto però, per precauzione, si sta provvedendo all’evacuazione dei residenti nelle aree golenali.
Sono 598 i cittadini residenti nelle aree golenali a rischio di allagamento già evacuati in via precauzionale a causa dell’ondata di piena del Po; altri 524 sono in attesa di essere trasferiti o in corso di trasferimento. Tutti i Comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara – coordinati dalle Prefetture – stanno infatti procedendo ad attuare le ordinanze di evacuazione e le operazioni si stanno svolgendo regolarmente; i cittadini hanno trovato ospitalità da amici e parenti e in parte saranno alloggiati negli alberghi e nelle strutture messe a disposizione dai Comuni.
“La Regione – afferma il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Maurizio Mainetti – è pronta, attraverso l’Agenzia, a mettere a disposizione risorse finanziare per dare adeguato supporto alle amministrazioni comunali per l’assistenza alla popolazione, e se necessario, mezzi e attrezzature”.
Sulla base dei dati forniti da Aipo, domani pomeriggio è previsto il transito dell’ondata di piena a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, con livello 3, quindi di criticità elevata, ma con valori comunque inferiori ai livelli raggiunti nelle piene in Emilia del 2000 e del 2002.
Nel frattempo prosegue l’attività di previsione, monitoraggio, vigilanza e controllo delle arginature, condotta dalle strutture territoriali di Aipo e dal Servizio di piena centrale, con la collaborazione degli Enti locali e della Protezione civile. Sono oltre 400 i volontari di Protezione civile impegnati da venerdì scorso nei comuni lungo l’asta del Po per interventi di monitoraggio e di rialzo arginale.
L’Assessorato regionale alla Sanità (settori del 118, Igiene pubblica e veterinaria) sta seguendo, in raccordo con le strutture operative locali, la situazione relativa alle necessità delle persone e anche ai problemi legati alla presenza di allevamenti in aree golenali. Al lavoro anche i Servizi tecnici di bacino, che hanno realizzato interventi di somma urgenza in alcune zone del piacentino per opere di difesa spondale. Infine è attiva in questi giorni la vigilanza della Direzione marittima regionale, che ha trasmesso avvisi alle Capitanerie e ai pescatori per la presenza in mare di materiali trasportati dalla piena che potrebbero creare ostacoli alla navigazione.
Il punto sull’emergenza Po è stato fatto oggi a Bologna presso l’Agenzia regionale di Protezione civile, dove si è riunito il Coordinamento tecnico idraulico del fiume Po che continuerà a tenere monitorata la situazione fino al deflusso del colmo di piena in Adriatico. Erano presenti i rappresentanti di Regione Emilia-Romagna (Protezione Civile, Sanità, Servizi Difesa del suolo e Geologico), Aipo, Arpa, Direzione nazionale Dighe, Vigili del fuoco, Corpo forestale, Direzione marittima regionale e Urber.
Secondo i dati forniti dal centro funzionale di Arpa Emilia-Romagna, da sabato 15 novembre i livelli di precipitazione sull’Appennino emiliano hanno raggiunto i 100-150 mm – con picchi di oltre 250 mm – e le precipitazioni di moderata intensità che oggi hanno interessato i rilievi dovrebbero esaurirsi in serata. Rimangono attivi gli stati d’allarme per piena emessi nei giorni scorsi dall’Agenzia regionale di Protezione civile per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara.