Omicidio di Sariano, il processo davanti alla Corte d’Assise si avvia verso le battute finali. Questa mattina (17 novembre) doveva essere il giorno della deposizione dei due imputati – Adriano Casella accusato dell’omicidio del padre Francesco (assistito dall’avvocato Francesca Cotani) e la sorella Isabella accusata di occultamento di cadavere (assistita dall’avvocato Andrea Bazzani) – ma entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. E così la Corte si è pronunciata dichiarando conclusa l’istruttoria dibattimentale e rinviando il processo al 25 novembre per la requisitoria dei piemme Ornella Chicca e Antonio Colonna e al primo dicembre per le conclusioni della difesa e della parte civile. Non prima però di aver sciolto la riserva e rigettato la richiesta di una nuova perizia psichiatrica su Adriano Casella che la procura aveva chiesto il 6 ottobre scorso ritenendo che quella effettuata dal perito Filippo Lombardi fosse “carente e lacunosa” in quanto svolta “su un periodo specifico e circoscritto”, motivo per il quale “non poteva cogliere i continui cambi di versione di Casella”. La Corte ha rivelato invece che “che dall’istruttoria dibattimentale non sono emersi elementi idonei a inficiare il metodo e le conclusioni raggiunte nella relazione del perito Filippo Lombardi” che, in buona sostanza, rivelava la seminfermità mentale di Adriano Casella. Con la chiusura dell’istruttoria dibattimentale nei prossimi giorni dovrebbero essere disposti il dissequestro della salma di Francesco Casella e il nulla osta per la sepoltura.