AGGIORNAMENTO ORE 17,40 – Il Fiume Po, come preannunciato, ha raggiunto i 7 metri. Nonostante la giornata soleggiata e priva di precipitazioni il corso d’acqua si è alzato di livello, una progressiva salita dovuta alle condizioni meteo dei territori lombardi e piemontesi bagnati dal Po. Per tutto il pomeriggio tantissimi piacentini hanno approfittato della bella giornata per fare una passeggiata e si sono proprio recati ad ammirare il suggestivo spettacolo del Po in piena. Tanti però anche i disagi, soprattutto nella Bassa dove il fiume ha invaso strade, case e locali in riva al fiume. (NELLA FOTO)
Oggi, in Prefettura alle 15,30, si è svolta una riunione presieduta dal Viceprefetto Vicario, dr. Elio Faillaci, al fine di esaminare la situazione collegata alla piena del fiume Po, anche alla luce dell’aggiornamento della fase di allarme, diramata in data odierna dal’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Erano presenti i sindaci dei comuni di Calendasco, Castelsangiovanni, Castevetro, Monticelli e Villanova, nonché i rappresentanti dei comuni di Rottofreno, Sarmato, Piacenza, delle Forze di Polizia, dell’Amministrazione provinciale, dell’AIPO, del Servizio Tecnico dei Bacini, del Consorzio di Bonifica, della Rete ferroviaria italiana e del Coordinamento di Protezione Civile. Nel corso dell’incontro, l’ingegnere Valente di AIPO ha comunicato che l’attuale valore del Po a Piacenza è di m 6,91 e lo stesso prevede che il colmo della piena dovrebbe verificarsi nel Capoluogo nella mattinata di domani con valori intorno ai m. 7,80/7,90. Sulla scorta di quanto anche indicato nella succitata allerta di protezione civile, il rappresentante di AIPO ha richiamato l’attenzione dei Sindaci sull’opportunità di disporre lo sgombero e l’evacuazione delle persone presenti nelle aree golenali. Il predetto ha, altresì, rappresentato che sarà intensificata l’attività di monitoraggio sugli argini anche con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile. La situazione continuerà ad essere attentamente seguita dalla Prefettura e da tutti gli Enti competenti.
Una domenica di sole splendente utile solo a vedere meglio i danni causati dalla pioggia di ieri. Già perché domani è prevista subito una nuova ondata di maltempo e le previsioni che parlano di un fiume Po oltre i 7 metri non vengono inficiate dalla bella giornata di oggi. “No, sapevamo che oggi, domenica 16 novembre, sarebbe stata una bella giornata, non ci coglie di sorpresa e non ci costringe a rivedere i nostri calcoli – spiega Massimo Valente di Aipo – domani dovrebbero tornare le precipitazioni e il Po potrebbe superare il livello di 7 metri. Su questo influiscono ovviamente anche le precipitazioni nei comuni limitrofi come Alessandria, e in generale tutti i Comuni della Lombardia e del Piemonte”. Questa mattina Valente ha compiuto un tour della provincia per analizzare uno per uno gli affluenti del grande Fiume: “Abbiamo avuto piene dell’Arda, del Trebbia e del Nure che però non hanno causato danni”.
Spostandoci in provincia preoccupa come sempre il torrente Perino che anche ieri ha mostrato i muscoli, come conferma il sindaco di Coli Luigi Bertuzzi. Il primo cittadino parla di frazioni isolate a causa dello smottamento delle strade: “Il nostro grande problema è proprio questo, ci sono frazioni che attualmente nono sono raggiungibili. Frazioni come Rosso, Pescina e Roncarolo sono isolate a causa delle strade franate, e lì la gente ci abita, è un problema che dobbiamo risolvere subito”.
Situazione da monitorare anche in Val Trebbia: in particolare nel Comune di Bobbio si contano frazioni isolate e strade chiuse. “Problemi risolvibili solo se domani non torna a piovere – spiega il sindaco Roberto Pasquali – perché ieri il torrente Bobbio è sceso con un’irruenza mai vista prima”.
Difficoltà anche a Pecorara dove il sindaco Franco Albertini: “Abbiamo anche noi frazioni isolate come Prelevara dove questa notte è saltata la rete elettrica e il flusso di gas e dove siamo dovuti intervenire con urgenza. Altra problematica in località Tombino dove l’acqua ha letteralmente portato via una strada”.