Tarasconi e Molinari (Pd): “La Siae va ripensata”

Ripensare la Siae. E’ uno dei must dei candidati del Pd Katia Tarasconi e Gianluigi Molinari nel loro futuro impegno da consiglieri regionali. Il tema è scivoloso e complesso perché va a toccare meccanismi e interessi che di fatto proseguono immutati da tre quarti di secolo in regime di monopolio assoluto. Un bubbone già esploso a livello nazionale con un dibattito accesissimo che comprende la posizione radicale di chi ritiene che l’agenzia vada addirittura abolita. Il motivo è che «pur essendo nata per tutelare il diritto d’autore degli artisti italiani, ormai tutela solo gli interessi di pochi», per citare il critico musicale piacentino, nonché compositore iscritto alla Siae, Max Marchini. Sono in molti a ritenere, dunque, che per come è strutturata oggi la Siae rappresenta l’ennesimo balzello che va a gravare sulle tasche (già molto alleggerite) di certe categorie, artisti o esercenti che siano, senza corrispondere garanzie e vantaggi concreti.

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A Piacenza il dibattito, non ancora affrontato in maniera completa, si è scatenato la scorsa estate in occasione dei Venerdì piacentini e, più di recente, in occasione di Halloween. Lo scontento nasceva dal raddoppio di quanto dovuto alla Siae da parte dei piccoli esercenti, proprietari di locali non votati alla musica “live” in maniera abituale ma che per la particolarità dell’occasione avevano pensato di arricchire l’offerta proponendo spettacoli o dj-set. Uno scontento che, in occasione dei Venerdì piacentini, si era trasformato in una protesta strutturata di fronte agli uffici Siae di Piacenza in seguito alla quale i vertici dell’agenzia avevano deciso di “congelare” l’aumento delle tariffe. Tariffe che nel corso degli anni sono comunque aumentate vertiginosamente creando scontento tra numerosissimi artisti e soprattutto tra i gestori di locali pubblici. Il rischio è che vengano limitate iniziative in grado di creare “movimento” e cultura. «Occorre semplificare le procedure e ridurre i costi a carico degli esercenti e degli artisti che si esibiscono nei luoghi pubblici e anche privati – sostengono con grinta i candidati alle regionali Tarasconi e Molinari – Soprattutto quando gli spettacoli sono a titolo gratuito». 

Troppi balzelli, oneri, procedure, lungaggini che paragonate a qualsiasi altro Paese europeo (dove peraltro esiste concorrenza tra agenzie che tutelano i diritti d’autore) fanno apparire l’Italia indietro anni luce. «Serve semplificazione e soprattutto chiarezza – dicono i rappresentanti del Partito democratico piacentino – Le questioni legate alla Siae ma anche all’Enpals vanno affrontate subito, si è già perso anche troppo tempo».