Bravaccini (Emilia Romagna Civica): “Spese ingiustificate per il canile”

“Una campagna elettorale in cui non ancora nessuno ha parlato delle esigenze della fauna locale”. Lo segnala Michela Bravaccini, candidata alle prossime elezioni regionali per la lista Emilia Romagna Civica. Bravaccini interviene poi sulla gestione del canile cittadino denunciando spese ingenti non giustificate dall'utilizzo che viene fatto della struttura.

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IL COMUNICATO

Quando si parla di impegno per la tutela della fauna e dell’ambiente, si è soliti sentire i classici “cavalli di battaglia” tipici dei periodi di elezioni: contro la caccia (ovvio è una barbarie ingiustificata) contro il disboscamento e la cementificazione indiscriminata (certo se non volete ritrovarvi un giorno a pagare l’aria che respirate) e argomenti similari in ordine sparso. Bisogna però rilevare che in queste elezioni la fauna non è l’ultima ruota del carro dei temi elettorali, semplicemente non c’è! Per quel che mi riguarda la tutela degli animali implica vigilare anche su chi, in nome degli animali, sperpera malamente denaro pubblico

La Regione Emilia Romagna stanzia ogni anno grandi cifre per la tutela della fauna, sia essa selvatica sia si tratti di animali d’affezione, ed è in tale capitolo di bilancio che deve iniziare una severa vigilanza, perché quei fondi sono per gli animali e non per l’ingordigia e l’avidità degli uomini. Spesso e volentieri i progetti finanziati, che sulla carta avrebbero dovuto dare ottimi risultati, una volta operativi non vengono nemmeno portati a termine, oppure, approfittando di una virgola fuori posto invece di alberi vengono piantati fuscelli. Se si crede che Piacenza sia immune dal “malgoverno” del settore ambientale ci si sbaglia di grosso. Dal 2002 al 2010 il canile “La Madonnina” ha avuto una gestione super tutelata, blindata e particolarmente costosa (400.000 euro all’anno –di cui la metà dei soldi va a chi gestisce il canile- più 98.000,00 di spese veterinarie.

Cifre ingenti che potrebbero giustificarsi con l’alto numero di cani ricoverati, ma se qualche tempo fa il canile contava 380 ospiti, nel 2010 di animali in custodia ve n’erano solamente 60. Se si incociano le stime sugli ingressi annui (80 circa) in tale struttura (media ottenuta dalla densità di popolazione) e le tante testimonianze e segnalazioni sulla malnutrizione, sulle condizioni igienico-fisiche dei cani, (per non parlare dei molti decessi) qualche sospetto è lecito che nasca nelle coscienze di qualcuno di noi. Nonostante le denunce e le segnalazioni dei volontari abbiamo assistito recentemente ad un atto punitivo e antidemocratico: le due rappresentanti della protesta contro l’attuale gestione sono state espulse dal canile Comunale di Piacenza!!

Ancora oggi siamo in attesa di avere i documenti essenziali per capire cosa sia successo a quei cani che sembrerebbero essere spariti nel nulla. La tutela degli animali inizia da qui e non sarebbe male pretendere che i fondi a loro destinati siano usati usati con lungimiranza e trasparenza!! Un controllo attento e puntuale deve nascere innanzitutto dalla Regione che questi fondi li stanzia. Purtroppo anche a Piacenza, quando si parla di tutela della fauna e dell’ambiente, il nemico numero uno dal quale bisogna difendersi è l’uomo.