AGGIORNAMENTO ORE 17.56 – Il Comune di Piacenza rende noto l’allerta meteo ricevuto dall’Agenzia regionale di Protezione Civile, valido sino alle ore 12 di mercoledì 12 novembre. In particolare, per quanto riguarda la macroarea della pianura di Parma e Piacenza, l’allerta è di livello 1 (possibilità di pericolo e/o danni per popolazione e territori), mentre raggiunge il livello 2 (possibilità di elevato pericolo per la popolazione e danni gravi sulla zona di allertamento) per la macroarea dei bacini dei fiumi Trebbia e Taro, interessata quindi da uno specifico preallarme. In quest’ultima zona, in particolare, nelle prossime 24 ore sono previste elevate precipitazioni, con valori medi attorno ai 75 mm e punte superiori a 100-150 mm nelle 12-18 ore durante l’evento, e il conseguente innalzamento dei livelli idrometrici con possibili superamenti della soglia 2. Il servizio di Protezione Civile del Comune di Piacenza ricorda che l’Agenzia regionale dell’Emilia-Romagna ha pubblicato sul web una serie di raccomandazioni alla cittadinanza sul comportamento da tenere in caso di criticità meteorologiche, consultabile al link http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/allerte-regionali/allegatitemporali.pdf.
Non si placa l'allerta meteo con le continue piogge di questi giorni. Ma ad oggi il rischio pare provenire più dal basso, dalla terra, che dall'alto, dal cielo. Già perché, come segnala Meteovalnure.it, il territorio Piacentino vivrà una fase di criticità medio/alta con rischio di eventi meteo estremi non tanto per il grosso quantitativo di precipitazioni previste che sarà comunque elevato per il periodo, ma piuttosto a causa delle abbondanti precipitazioni precedenti che hanno reso i terreni saturi e gli alvei dei fiumi a stress prolungato.
Meteovalnure sta monitorando questa situazione che tenderà a perdurare per tutta la prima parte della settimana come spiega Vittorio Marzio: "I modelli previsionali vanno presi sempre con prudente cautela, però certamente abbiamo sottostimato le precipitazioni dei prossimi giorni che comunque resteranno elevate per focalizzare l'attenzione sulle precipitazioni già registrate nei giorni scorsi che potrebbero dare vita a fenomeni di smottamento e cedimento soprattutto nelle zone montane dovuti all'incapacità del terreno ormai saturo di assorbire altra acqua. Ma il rischio riguarda anche i fiumi: il Po nei giorni scorsi ha fatto registrare un innalzamento del livello e questo ingrossamento ostacola e rallenta il regolare flusso anche degli affluenti Trebbia e Nure".
"Questa situazione migliorerà già nella serata di mercoledì, ma sarà un miglioramento temporaneo. Il momento più critico si vivrà tra il pomeriggio di oggi, lunedì 10 novembre, e domani".