L'altra sera, mercoledì 5 novembre, la volante della polizia si è messa sulle tracce di un furgone sospetto. I conducenti del mezzo, in effetti, hanno iniziato a far finta di niente e hanno proseguito il loro viaggio finché, nella zona di Mucinasso, si sono infilati in un vicolo cieco. A quel punto i due sono scesi dal mezzo e sono fuggiti a piedi. La polizia ha così avuto la conferma che qualcosa di losco era appena accaduto e hanno perquisito il furgone trovando all'interno una vasta quantità di componenti e suppellettili in rame oltre ad alcuni oggetti da scasso. Gli agenti non si sono persi d'animo e, nonostante il buio e le vaste campagne, hanno cominciato a setacciare la zona fino a scovare un rumeno di 32 anni che tentava di nascondersi. I poliziotti lo hanno convinto a confessare, ma lo straniero ha ceduto solo a metà, raccontando alla pattuglia che sì, si trovava sul furgone, ma che la merce a bordo del mezzo non era provento di furto, bensì era stata raccolta a Quarto dove l'aveva trovata abbandonata a bordo strada. Gli agenti, ovviamente, non hanno creduto ad una sola parola e, dopo essersi fatti indicare il posto preciso in cui l'uomo aveva raccolto la merce, hanno scoperto che le componenti in rame erano state in realtà staccate da un'abitazione. L'uomo è stato così condotto in questura per gli accertamenti e l'identificazione.
Allo stesso tempo gli inquirenti hanno cominciato a controllare i documenti del furgone, scoprendo essere intestato a un piacentino di 42 anni. Proprio quest'ultimo, poche ore dopo, ha chiamato in questura proprio per denunciare il furto della vettura. Una coincidenza curiosa, ma allo stesso tempo sospetta sulla quale i poliziotti hanno voluto fare luce: si è scoperto che il piacentino già in passato aveva finto il furto di un furgone, poi trovato carico di merce rubata. Un precedente che ha aperto gli occhi agli agenti: il 42enne era a bordo con il rumeno, insieme al quale si era recato in un'abitazione di Quarto per rubare i pezzi in rame. Per i due è così scattata la denuncia per furto, per il piacentino anche per simulazione di reato.