L’Associazione culturale “Ingenua Baldanza”, nata a Piacenza nel 2009, propone, in occasione dei cent’anni dalla morte, una grande mostra su Charles Péguy intitolata “Storia di un’anima carnale”.
La presentazione della mostra avverrà martedì 11 novembre. alle ore 17.30 presso la Sala Piana dell'Università Cattolica in collaborazione con Ateneo Studenti, associazione studentesca dell’Università Cattolica. All'incontro interverranno: prof. Paolo Sabbioni – docente dell'Università Cattolica, dott. Pigi Colognesi – curatore della mostra, dott. Marco Cobianchi – giornalista, Durante l'incontro sarà anche proiettato uno dei video realizzati, per l'esposizione al Meeting di Rimini.
La mostra si terrà dal 6 al 12 gennaio 2015 presso la Sala Amici dell'Arte. La Mostra proporrà ai visitatori un percorso biografico che sarà un vero e proprio incontro
con Péguy, l’avvenimento dell’incontro con un uomo di genio. “Storia di un’anima carnale” è un ossimoro che attraversa tutti gli scritti di Péguy e che descrive compiutamente tutta la sua profonda e radicale percezione dell’avvenimento cristiano, quella che gli ha permesso di scrivere le pagine indimenticabili dei Misteri e che ha suggerito a Von Balthasar di dichiarare: «Non si è mai parlato così cristiano».
L’obiettivo è, in definitiva, quello di avvicinarci il più possibile – ben consapevoli, secondo l’insegnamento di Péguy stesso, che nessuno lo può produrre a suo piacimento – ad una mostra che sia un avvenimento, l’avvenimento dell’incontro con un uomo di genio.
Ma chi era Peguy?
Ma chi era Charles Peguy? Non è facile definirlo, egli stesso in momenti diversi della sua vita si sarebbe definito in modi diversi. Senza mai deviare dalla via dritta, dalla strada buona, ma sempre approfondendo, come amava dire, era stato un rivoluzionario, un contadino, un cattolico e un pellegrino. Oggi è quasi uno sconosciuto eppure gli ultimi Papi, compreso Francesco, lo hanno spesso citato e presumibilmente amato. Era nato nel 1873 ad Orleans, la città di Giovanna d’Arco, da povera gente, il padre morirà prima che Charles compia un anno e la madre provvederà al sostentamento della piccola famiglia con il suo lavoro di impagliatrice di sedie. Già questi tre particolari della sua vita (l’essere nato nella stessa città di Giovanna d’Arco, la morte del padre ed il lavoro della madre)
segneranno in modo indelebile la sua vita e torneranno costantemente nella sua opera, perché per Peguy è attraverso quello che accade che si conosce la realtà. Certo per questo è necessario un io non ridotto, una realtà non ridotta e un Dio non ridotto. Quello che c’è di più imprevisto è sempre l’avvenimento. Basta avere un po’ vissuto fuori dai libri di storia per sapere, per aver provato che tutto quello che si vuol fare emergere è generalmente quello che accade di meno e quello
che non si vuol fare emergere è generalmente quello che semplicemente accade.
(La nostra giovinezza, cahier del 17 luglio 1910)
L’associazione
L’Associazione culturale “Ingenua Baldanza” è nata nel settembre 2009 dall’iniziativa di un gruppo di amici mossi dal desiderio di scoprire e verificare, secondo l’
espressione di Papa Benedetto XVI, come “il contributo dei cristiani è decisivo solo se l’intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà”.
Come recita lo Statuto dell’Associozione “essa intende sostenere la persona nel suo itinerario formativo, nella presenza ed espressione nella società civile, il linea con il principio di sussidiarietà, secondo la cultura originata dalla tradizione cristiana trasmessa dal Magistero della Chiesa Cattolica e più precisamente dalla
Dottrina sociale della Chiesa Cattolica, in particolare ideando, sostenendo, promovendo, organizzando attività di carattere culturale, seminari, iniziative informative e formative, manifestazioni ed eventi, ricerche e attività di studi, nonché mostre stabili o periodiche, convegni, meeting, pubblicazioni e altre iniziative di ricerca e
promozione culturale”. L’Associazione ha collaborato nel 2011 con l’Amministrazione provinciale per la realizzazione della grande mostra “150 anni di sussidiarietà”.