La ricostruzione capillare di tutte le movimentazioni bancarie e delle conversazioni telefoniche di Adriano Casella da giugno del 2013 fino al giorno dell'arresto; la deposizione dei detenuti compagni di reparto dell'imputato; e i risultati degli esami psichiatrici svolti su quest'ultimo. Prosegue davanti alla corte d'assise il processo sull'omicidio di Francesco Casella avvenuto nel luglio del 2013 a Sariano di Gropparello. Il maresciallo Marcello Cozza, in servizio al Nucleo radiomobile di Fiorenzuola, ha testimoniato per quasi quattro ore documentando i sempre più fitti versamenti fatti da Casella nel periodo antecedente all'assassinio del padre nei confronti di Suada Zylyfi. Migliaia e migliaia di euro. Ma anche le telefonate intercorse tra i due, soprattutto nei giorni del 6 e 7 luglio (quest'ultima data della denuncia di scomparsa di Francesco). Soltanto il 6 luglio un bilancio di 14 telefonate con Suada e 34 tentativi di mettersi in contatto con lei, presumibilmente da parte di Adriano Casella. In aula sono stati letti anche stralci di conversazioni avvenute in carcere, anche quest'anno, durante il periodo di detenzione tra l'impuato e la made Maria Russo. In cui più volte viene a galla l'ipotesi di infermità mentale.. "Volevo andare in comunità, se posso", "Adesso puntano sull'infermità mentale". Ma anche "mi hanno drogato", "Io in carcere non ci voglio più stare". Poi è stata la volta di cinque detenuti compagni di reparto di Casella alle Novate (tra cui anche Giovanni Badalotti, condannato a 20 anni di reclusione per l'omicidio di Stella Paroni avvenuto a Castelvetro nel 2011), tutti testi chiamati dall'accusa, che hanno spiegato di non essersi mai accorti o di non aver mai udito Adriano parlare di minacce subite. Infine alcuni psicologi e psichiatri hanno confermato il lieve ritardo mentale di cui soffrono Adriano Casella e la sorella Isabella (nel processo accusata di ocultamento di cadavere). "Un ritardo mentale soprattutto dettato dall'ambiente" ha specificato la dottoressa Laura Braga. "Quando è sovraccaricato di emozioni, Casella fatica a leggere la realtà" ha detto la psicologa, la quale ha riscontrato nell'imputato anche toni depressivi legati alla morte del padre e idee persecutorie.