“Una sentenza che mi lascia allibito dal momento che anche il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione”. E’ l’amaro commento di Roberto Luzzi, dirigente sindacale del Sì Cobas di 63 anni, condannato questa mattina (29 ottobre) a cinque giorni di reclusione e al pagamento di una multa di 1358 euro per manifestazione non autorizzata. La mattina del 19 settembre del 2013 il dirigente sindacale aveva guidato un sit-in di protesta contro la Traconf, magazzino che opera nella nostra logistica in via Stragliati, sgomberato dopo l’intervento della polizia. La stessa polizia lo aveva poi denunciato per manifestazione non autorizzata. Durante il processo i suoi legali difensori – gli avvocati Gianmarco Lupi (foro di Piacenza) e Eugenio Losco (foro di Milano) – hanno chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste in quanto a loro avviso quella non era una manifestazione (per la quale ci voleva il preavviso) bensì uno sciopero comunicato il giorno prima alla stessa azienda. “Sciopero che inoltre non ha avuto ripercussioni sull’ordine pubblico e che non ha impedito a chi voleva lavorare di entrare nello stabilimento” hanno aggiunto i due legali. Una richiesta di assoluzione alla quale si è unito anche il piemme Artuto Iacovacci. Dal giudice Gianandrea Bussi è invece arrivata una inaspettata condanna, per le cui motivazioni bisognerà attendere 30 giorni. Sconsolato il commento dello stesso Luzzi: “Mi sembra che questa sentenza si sia appiattita sulle impostazioni della polizia. Quello fu uno sciopero che, come è noto, è un diritto costituzionalmente garantito”. “Questo il primo caso di una condanna nei confronti di un dirigente sindacale che ha semplicemente organizzato uno sciopero” ha aggiunto l’avvocato Losco che ha annunciato appello.