Si prevedono disagi per la sanità, anche nella nostra città, in vista dello sciopero del 3 novembre degli infermieri. Sarebbero infatti già numerose le adesioni all’iniziativa indetta dal NurSind e che vedrà una manifestazione a Roma davanti a Montecitorio. Il sindacato rappresentativo del comparto sanità ha dichiarato sciopero, soprattutto per chiedere maggiore stabilità nei contratti. E a Piacenza, ha confermato il segretario provinciale del NurSind, Renata Tommasi, sono molti gli infermieri dal contratto precario: “E’ da anni che battagliamo per il rinnovo della contrattazione bloccata, la stabilizzazione dei precari che con carenza di organico vengono assunti ma a tempo determinato. E vogliamo sbloccare la situazione sulla mobilità e la staffetta generazionale”.
Questi, insomma i motivi che porteranno gli infermieri piacentini a incrociare le braccia. E non sono pochi. Pare infatti che circa un terzo dei nuovi assunti siano precari. Perché, ha aggiunto il segretario del NurSind, “il concorso di due anni fa ha presentato una graduatoria con 350 nominativi e sono arrivati ad incarico in 220, ma non stabilizzati. Solo a Piacenza a tempo indeterminato gli infermieri sono circa 600, però dobbiamo tenere conto della legislazione entrata in vigore, come la spending review, e che nel 2016 ci saranno le fuoriuscite per la pensione e solo il 25% potrà essere integrato con nuove assunzioni. Tra queste, però, sono presenti figure che già lavorano anche se rinnovate a tempo determinato, quindi con nessuna sicurezza per il futuro”.