Niente alcolici dopo le 21, Lertora: “Bene, ma servirebbe un presidio fisso”

 E’ stato ben accolto il provvedimento del Comune con il quale si vieta agli esercizi commerciali di vendere bevande alcoliche da asporto dopo le 21 e fino alle 7 della mattino successivo. Una scelta arrivata dopo che nei giorni scorsi si erano verificati alcuni episodi di inciviltà e vandalismo, soprattutto in centro, che avevano allarmato i commercianti. Un divieto che comunque è stato preso positivamente dai diretti interessati e si è fatto portavoce del loro favore il presidente della Federazione italiana pubblici esercizi, la Fipe, Cristian Lertora: “E’ una decisione di buon senso, perché la vendita è ben diversa dalla somministrazione. Credo che con la vendita di alcolici sia un provvedimento giusto, visto che in certi luoghi questa vendita porta poca sicurezza dei luoghi in cui vendono distribuiti”. 
Inoltre, il presidente della Fipe ha tenuto a precisare che c’è differenza tra vendita e somministrazione: “La somministrazione la fanno coloro che hanno posti a sedere, la vendita i dettaglianti o i negozi. Sono partite completamente diverse e anche la legge nazionale prevede questa riduzione di orari, soprattuto in zone poco sicure. Basta girare per la città, come i gradini di piazza Duomo, che presenta molti resti della sera precedente”. 
Per le zone interessate, via Roma, via Alberoni, via Pozzo e via Torricella e le zone limitrofe, per Lertora sarebbe comunque necessario un presidio fisso: “Sì, con maggiori controlli e un posto fisso di sorveglianza credo che quella zona potrebbe tornare al suo splendore”. 

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