Ripreso per un concorso TV il celebre esperimento condotto da Tesla

La volontà di sviluppare una forte sinergia su temi e passioni comuni, ha fatto nascere la prospettiva di lavorare insieme il conduttore televisivo Manuel Paroletti e il team di Spazio Tesla (in allegato l'audio dell'intervista andata in onda in diretta con Alberto Negri su Radio Sound 95 in Sound City),al progetto di un cortometraggio dedicato al leggendario Nikola Tesla ed alle sue mirabolanti invenzioni. L’occasione per concretizzare questa originalissima iniziativa si è presentata di recente, quando il canale televisivo Focus TV ha bandito il contest “Mettiti a Focus”: un concorso finalizzato a selezionare i quattro “Nuovi Volti” del canale, attraverso video imperniati su temi storici, ingegneristici, scientifici e naturalistici. Non appena Manuel Paroletti ha letto l’annuncio relativo a questa straordinaria opportunità, ha subito ricordato che un importante esponente del team “Spazio Tesla”, il Prof. Massimo Vetrugno, ha costruito delle riproduzioni in scala ridotta delle famose “Macchine di Tesla”, come l’utilissima Bobina di Tesla e l’imponente Wardenclyffe Tower, finalizzata alla trasmissione di corrente in forma wireless. Ha così immaginato che sarebbe stato veramente interessante realizzare un cortometraggio dedicato ai misteriosi esperimenti di Tesla, magari ripetendone alcuni proprio attraverso l’impiego di quei modellini.Manuel Debora

Radio Sound

Poco tempo dopo, Paroletti ha esposto l’idea ad Alberto Negri di Tesla, che ha reagito col suo contagioso entusiasmo e soprattutto, da buon piacentino, mettendosi prontamente al lavoro. Un lavoro svolto alacremente e naturalmente con risultati eccellenti: basti pensare che in soli cinque giorni Alberto ha individuato la location per le riprese, ha reclutato un bravissimo operatore di ripresa (Roberto Rastellini), ha convinto la bella Debora Castignoli a recitare il ruolo dell’assistente del professore (mostrando così un apprezzabile talento naturale, nonostante quello sia stato il suo ruolo d’esordio) e soprattutto ha persuaso il già citato Prof. Vetrugno a far funzionare le sue ingegnose strumentazioni per la prima volta davanti alle telecamere. Paroletti invece si è messo al lavoro nelle vesti di autore, conduttore e regista. E’ nata in questo modo una squadra molto affiatata, che in un solo giorno ha prodotto tutte le riprese necessarie a forgiare il filmato completo. Un altro giorno è poi bastato al tecnico Salvatore Rugolo per provvedere, al montaggio delle suddette immagini e quindi per dare alla luce il prodotto finale: un video della durata di due minuti e mezzo intitolato “Tesla Experiment … l’energia è nell’aria …”. Naturalmente neanche questo titolo è frutto della mera casualità: prende infatti le mosse dallo scopo che il video si prefigge, ossia quello di dimostrare che la trasmissione di energia senza l’ausilio di cavi elettrici è possibile già da moltissimo tempo, benché la scienza ufficiale sembri ignorare questa scoperta così epocale.

Proprio per conseguire pienamente il suddetto obiettivo, l’esperimento su cui verte il filmato consiste nell’accendere una lampadina ed un neon senza collegarli via cavo alla bobina di alimentazione, che in questo caso è, come già evidenziato, una riproduzione della Bobina di Tesla alloggiata all’interno di una Wardenclyffe Tower in miniatura. E’ stato quindi ripetuto in forma ridotta il celebre esperimento condotto da Tesla nel lontano 1899, quando il “Genio dei Balcani” riuscì ad accendere duecento lampadine collocate a quaranta Km dal suo laboratorio di Colorado Springs, sebbene non le avesse in alcun modo connesse alla bobina installata all’interno di questa struttura.