Corso d’arabo ai figli di immigrati. Putzu (FI): “E lo deve pagare il Comune?”

Sabato alla scuola Pezzani è iniziato il “corso di lingua e cultura araba” rivolto ai bambini delle primarie cittadine e che si svilupperà su 25 lezioni. L'iniziativa, promossa dal Centro Interculturale del Comune di Piacenza in collaborazione con l'associazione Sentieri nel Mondo, prevede un ciclo di 25 lezioni da due ore l'una e ha come obiettivo quello di offrire agli alunni delle primarie un'ulteriore opportunità formativa per favorire il mantenimento della lingua madre .

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Un’iniziativa che tuttavia ha sollevato non poche perplessità. Per quale motivo il comune, con il denaro pubblico, dovrebbe finanziare il mantenimento della cultura d’origine degli immigrati? Se lo chienono Filiberto Putzu e Maria Lucia Girometta di Forza Italia con un’interrogazione al sindaco. “Pur nell’ottica di una serena e umana accoglienza – scrivono – è opportuno avere ben chiaro che in Italia si parla la lingua italiana e che la stessa viene insegnata a scuola.

Le persone straniere dovrebbero adeguarsi alla nostra cultura e ai nostri usi e abitudini, e l'eventuale mantenimento delle varie culture d'origine non è certo compito istituzionale del Comune”. Nel chiedere al sindaco l’ammontare delle spese per tali corsi, i consiglieri chiudono con una domanda che suona sarcastoca: “Per caso sono anche in programma , per par condicio, corsi di Cinese, Rumeno, Russo, swahili e sudanese?”.