Il video della lite è virale, ma il popolo del web: “Solidarietà all’autista”

Sta creando notevole scalpore il video della lite sull’autobus lungo la linea Piacenza – Vernasca, video dove si nota l’autista fermare il mezzo e rivolgersi a un giovane studente, reo, secondo il conducente, di creare scompiglio. Il conducente lo apostrofa con frasi “Quella voce da gay la fai a tua sorella” e “Culattone”. Il giovanissimo risponde con un secco “Figlio di pu***na”. E’ a quel punto che tra i due nasce una vera e propria zuffa. Dopo quanto accaduto l’autista in questione è stato sospeso dall’azienda di trasporto pubblico Seta. I momenti di tensione sono stati ripresi da uno studente con il proprio cellulare e le immagini messe in rete su facebook. Il video sta impazzando e sta creando un vivace dibattito non solo a livello locale. E il popolo del web pare avere le idee chiare su quanto accaduto. Non è certo una statistica scientifica, ma i numeri parlano comunque chiaro: sul profilo facebook di Piacenza24, dove il video è visibile, sono 61 i commenti dei lettori finora arrivati e solo 12 sono imparziali (hanno sbagliato entrambi) o a favore del giovane studente. I restanti 49 sono di aperta solidarietà all’autista. Lo stesso sentore lo si percepisce navigando tra le varie discussioni nate sui social network sull’argomento.

Radio Sound

Abbiamo sentito anche la voce di due studenti che parlano di rispetto mancato, nei confronti dell' autista da parte del ragazzo, il quale avrebbe dovuto portare rispetto al conducente del bus. Poi, il dipendente SETA si è trovato da solo, perchè i compagni spalleggiavano il ragazzo. Insomma, conclude uno dei due studenti, è stato l' atteggiamento del ragazzo ad essere sbagliato, anche perchè gli ha dato del figlio di pu***na". 

“Piena solidarietà all'autista” pare essere il leit motiv intorno al quale ruotano dissertazioni sulla mancanza di rispetto dei giovani nei confronti degli adulti: “La parola rispetto la si trova solamente scritta sul vocabolario…”, “Occorre una punizione esemplare…ma per quel ragazzo che si permette di insultare pesantemente una persona che potrebbe essere suo padre…il rispetto dov'è finito?”, “Uno schiaffone non ha mai fatto male a nessuno, è il perbenismo falso e maligno che aleggia da 20 anni a questa parte che porta i giovani a non avere più rispetto per nessuno. La colpa è dei genitori che sono completamente estranei dal fatto di essere genitori, appunto”, “Cento per cento appoggio all'autista! Gli autisti son costretti a sopportare insulti se non peggio da ragazzini arroganti e maleducati ogni giorno…bisognerebbe mettere in rete quello che fanno questi ragazzini…!”, “Sì è comportato fin troppo bene. Solidarietà all'autista”, “L'omofobia non c'entra nulla. A certi giovani spacconi andrebbe prima di tutto insegnata l'educazione! Ma siamo in Italia. All'estero gli autori di questa discussione, o meglio i colpevoli sarebbero scesi dall'autobus volando!”.

Come detto vi sono anche coloro che, pur comprendendo il fastidio percepito dal conducente, non ne accettano la reazione: “Parteggiare per uno dei due è impossibile senza conoscere bene i fatti! Comunque rimane che il buon esempio dovrebbe darlo l'adulto… Il rimprovero ci sta e lo capisco…non condiviso linguaggio e modi aggressivi! Aggiungo però che posso capire lo stato di esasperazione di chi ogni giorno ha a che fare con maleducati di ogni età”, “Non si mettono le mani addosso a nessuno! Questa è civiltà e intelligenza e una persona di questa età dovrebbe avere! Sennò si cambia lavoro!” “Non c'è nessuna giustificazione per alzare le mani! Nessuno si debba permettere di mettere le mani addosso ai figli degli altri! Nessuno! Solo i genitori hanno il diritto di prendere le misure. Bell’esempio le parole del signore conducente… Complimenti!”.