Elegante, stiloso, sorridente. Nella serata del giugno scorso in Sant’Ilario, quella che sancì il rilancio del progetto Copra volley dopo la grande paura, Dario Ruggieri venne accolto come il salvatore della patria e ne vestì i panni alla perfezione. Eppure a distanza di soli quattro mesi i conti – è proprio il caso di dirlo – non tornano per nulla: promesse disattese e impegni economici finora mai onorati. E così intorno alla sua società, l'Ardelia, è scoppiato un caso assai spinoso.
Un connubio davvero singolare quello sorto tra il Copra volley, la squadra regina del nostro panorama sportivo, e questo imprenditore trapiantato in Svizzera ma con residenza accertata a Casalmaggiore, con un passato da militare, spuntato quasi dal nulla nel periodo più nero della società biancorossa. Alle parole Ruggieri non avrebbe fino ad oggi fatto seguire i fatti: del primo lauto bonifico promesso, pare oltre due milioni di euro, sul conto corrente della società Biancorosso volley non c’è traccia. Così come pare non abbia ancora versato le quote di quel 51% che lo ha fatto diventare amministratore delegato plenipotenziario. E in questo quadro già negativo iniziano ad addensarsi nubi inquietanti perfino sull’effettiva esistenza delle sue società. Ardelia (fondata per gestire il neonato business sportivo), Ruggieri & Associati e Irbusiness consulting, delle quali, si fatica a trovare riscontro anche nelle sedi dichiarate di Londra e Zurigo.
Il recente annuncio di Molinaroli del probabile imminente ingresso di un nuovo socio (si parla di un fondo immobiliare arabo) ha di fatto scoperchiato la realtà sui disguidi sorti tra il presidente e Ruggieri. “Nella vita mi hanno insegnato che è meglio abundare quam deficere. Nel mondo sportivo, come in quello economico, è un attimo passare da socio povero a socio ricco e se dovessi passare io a socio ricco non ci sarebbero grandi prospettive” la frase neppure troppo sibillina pronunciata dal presidente. All’appello sembra che manchino quei soldi che Ruggieri aveva promesso. Ad oggi la società va avanti con le riserve accumulate negli ultimi tempi e con gli sponsor nel frattempo raccolti da Guido Molinaroli stesso e concluderà la stagione – in questo senso non c’è nulla da temere – proprio grazie al probabile immininente ingresso del nuovo partner.
Chi lo conosce sa però che oggi Molinaroli è furibondo per la piega che ha preso la situazione. Si sente preso in giro (come del resto tutta la città), lui che a inizio estate voleva mollare e che invece è rimasto in sella per troppo amore per la causa.
L’astro di Ruggieri ha iniziato a brillare per effetto di una e-mail spedita, in primis al Comune e poi girata al Copra volley, da un sedicente giornalista radiofonico svizzero che suggeriva di contattare questo “illuminato imprenditore di origini piacentine”. Il giornalista scrive così ed è interessante riflettere su alcuni passaggi: “Sono nato a Milano e vivo a Zurigo e sono un appassionato di pallavolo. Mi permetto di segnalarLe che nel nostro Cantone, risiede da molto tempo un uomo d'affari nato a Piacenza, Dario Ruggieri. Qualche tempo fa Ruggieriha fatto un'offerta di 650 milioni di franchi a Berlusconi per l'acquisto del Milan. La trattativa non proseguì in quanto Berlusconi non era intenzionato alla cessione. Il Gruppo di Ruggieri, che ha partecipazioni in aziende e società internazionali della farmaceutica, petrolio, banche, chimica ecc… ha un portafoglio di oltre 90 miliardi di franchi. Sui patrimoni aziendali e personali non posso essere preciso in quanto in Svizzera queste persone, che pagano tante tasse, sono tutelati dalla riservatezza. Forse Ruggieripotrebbe essere interessato all'acquisto delle Vostre squadre locali di pallavolo. Mi sono permesso di fare questa segnalazione, in quanto per noi comuni mortali è impossibile comunicare direttamente con persone come Ruggieri. Hanno dei filtri insuperabili. Comunque vi fornisco il contatto mail del suo Gruppo”. Eccetera, eccetera.
La parabola ha così inizio.
Quella sera in Sant’Ilario in cui divenne una celebrità locale, l’imprenditore rispose così a un giornalista curioso che legittimamente gli chiedeva: “Scusi Ruggieri, lei di cosa si occupa?”. “Ho delle società di intermediazione che operano nel settore della chimica e della farmaceutica”.
Fatto “il debutto in società” Ruggierida quel momento si è sciolto. Tanto che da quel giorno sono state innumerevoli le comparsate pubbliche:
• 26.07.2014 conferenza stampa di presentazione campagna abbonamenti in Comune;
• 18.08.2014 raduno della squadra per inizio attività al PalaBanca
• 05.09.2014 conferenza stampa di ufficializzazione dell’acquisto del 51% e nascita Copra Ardelia
• 06/09/2014 conferenza stampa presentazione giocatore Massari alla Deacathlon
• 13/09/2014 amichevole Copra Ardelia – Brescia al PalaBanca
• 18/09/2014 conferenza stampa presentazione Radici, Ter Horst e Tavares alla Banca di Piacenza
• 19/09/2014 amichevole Copra Ardelia – Milano al PalaBanca
• 26/09/2014 amichevole Copra Ardelia – Monza presso il PalaBanca
• 30/09/2014 festa di presentazione della squadra all’Altro Village
La parabola di Ruggieri è andata sempre in crescendo. In qualche tweet scrisse che le sue società fatturavano cifre da capogiro, miliardi di euro per intenderci (5 miliardi di euro nel secondo quadrimestre 2014 con un utile di addirittura 4,3 miliardi di euro: roba da Steve Jobs o Bill Gates). Si vocifera che in agosto, all’atto di chiudere il contratto con il forte centrale russo Ostapenko, egli scrisse un messaggio al presidente Molinaroli di questo tipo: “Non mi interessa quanto costa, io voglio vincere”. Non solo: pare che in questi mesi abbia espresso il fermo desiderio di edificare un nuovo Palabanca in muratura e che abbia promesso al 118 di comprare tre nuove ambulanze, due ad uso civile e una ad uso militare, più una serie di iniziative sociali nel comune di Gragnano Trebbiense.
Eppure, nonostante la facciata, i rapporti tra lui e il Copra sono iniziati a precipitare fin dal giorno dopo il bagno di folla. I soldi non arrivavano e lui avrebbe iniziato ad addurre motivazioni all’inizio apparentemente plausibili, il cliente in ritardo con il pagamento, questioni di regole bancarie sull’asse Italia-Svizzera; poi sempre più audaci come le tegole dell’ebola e degli aerei F35. La sostanza non è cambiata e di quattrini: nisba.
Risulta che qualche giorno fa, messo alle strette da chi gli chiedeva conto delle sue promesse, Ruggieri si sia detto pronto a mollare il progetto. Non solo: perfino l’uomo che sarebbe dovuto essere il suo braccio destro in società pare abbia fiutato l’aria e, non vedendo il becco di un quattrino, sia sul punto di prendere le distanze. “Un grandissimo affabulatore” ci raccontano. Capace all’occorrenza di mostrare l’aria del duro oppure quella dell’agnello. Quattro mesi fa ci mise la faccia di fronte alla città. E adesso cosa racconterà? Per il momento il suo telefonino continua a squillare a vuoto. Guido Molinaroli, invece, si è trincerato dietro un “no comment” aggiungendo solo che la prossima settimana, forse mercoledì o giovedì, convocherà una conferenza stampa per chiarire questa situazione complicata.
Ah, dimenticavamo. L’ultima uscita pubblica è stata domenica scorsa all’esordio casalingo del suo Copra Ardelia con la Cmc Ravenna. Era seduto sugli spalti con la famiglia. Risultato: sconfitta per 3-1. Ci mancherebbe pure la jella.