Figura anche il nome di un piacentino nell’indagine della Guardia di Finanza che sta interessando PromuovItalia, la società controllata dall’Enit, ente che fa capo al ministero dei Beni Culturali Dario Franceschini e che riceve dall’Unione Europea finanziamenti per la realizzazione di tirocini formativi in tutt’Italia. Si tratta di Antonino Bussandri, noto sindacalista piacentino e oggi dirigente di PromuovItalia, il cui nome figura nelle pieghe dell’indagine legata alla fornitura degli alloggi dei tirocinanti. In base alle contestazioni, Bussandri avrebbe inviato negli anni numerosi tirocinanti nella sua città natale – appunto Piacenza, dove la madre era intestataria di alcuni appartamenti – tenendosi parte di questi fondi. Si parla di un importo consistente. Accuse per le quali lo stesso Bussandri, contattato a tal proposito, è pronto a smontare una per una. “Non ho fatto nulla di irregolare”.
Una vicenda intricata, che vede una serie di denunce e controdenunce in un ente in cui da tempo si sta consumando una feroce guerra intestina.
L'Unione Europea ha finanziato con circa 90 milioni di euro un progetto ideato proprio da Promuovitalia che prevedeva la promozione di tirocini in aziende inserite nel settore del Turismo. Aziende speciali, però, basate su un'alta informatizzazione, in grado di utilizzare le più moderne tecnologie digitali per la promozione del territorio: e-commerce, prenotazioni on line, digital management ecc… Circa 10mila i tirocini avviati negli ultimi anni grazie a questo progetto. All'azienda che riceve il tirocinante vengono consegnati anche 300 euro ogni tot mesi per il tutoraggio aziendale, mentre l'apprendista viene pagato da Promuovitalia. Se il periodo di lavoro si svolge fuori dalla provincia di residenza del tirocinante, a quest'ultimo la società paga anche l'alloggio.
Ed è proprio su questo aspetto che le Fiamme Gialle vogliono vederci chiaro.