In tribunale ieri il caso dei tre cinesi accusati di contraffazione di merce e ricettazione. I tre erano finiti nei guai quando la Guardia di Finanza, in un capannone di San Nicolò, aveva scoperto migliaia di capi di abbigliamento e accessori marchiati con celebri griffe della moda, quasi tutti taroccati. Ieri la ricostruzione in aula dei vari aspetti della vicenda: respinte due eccezioni preliminari, il giudice D’Onofrio ha rinviato il processo al 25 marzo.