Il Comitato Esecutivo dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi del Lavoro (Anmil) riunitosi ieri mattina a Roma, avendo preso atto delle disposizioni previste dal testo della finanziaria nella quale è stato totalmente escluso qualsiasi segnale di impegno e attenzione nei riguardi delle vittime del lavoro e dei loro familiari, ha stabilito che il 14 ottobre, Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, celebrata contemporaneamente in tutte le province d’Italia rappresenterà il primo momento di mobilitazione per gli oltre 200.000 invalidi del lavoro che si ritroveranno a manifestare con la nostra Associazione."Il governo ancora una volta dimostra che è molto più facile per la nostra classe politica dirsi vicini alle Vittime degli incidenti sul lavoro quando avvengono le cosiddette "morti bianche" – afferma il Presidente provinciale ANMIL Bruno Galvani – che onorarli con provvedimenti che gli riconoscano i loro sacrosanti diritti. La prova di quello che dico è nel fatto che nella finanziaria per il 2008 si sono completamente dimenticati di destinare risorse per migliorare le inadeguate e ingiuste rendite riconosciute agli invalidi del lavoro (che sono quasi 1 milione di lavoratori titolari di rendita INAIL) che oltre all’invalidità si ritrovano espulsi dal mondo del lavoro con conseguenti difficoltà a mantenere le proprie famiglie, anche perché malgrado la legge sul collocamento mirato rientrare nel ciclo produttivo è sempre più difficile"."Il Presidente Nazionale dell’Anmil ha inviato qualche giorno fa, al Presidente Prodi e al Ministro Damiano, una lettera– precisa Galvani – in cui si rappresentava la nostra delusione per un governo che ha si mostrato di avere finalmente attenzione verso il fenomeno degli infortuni sul lavoro, ma che non può decidere sciaguratamente di destinare l’intero attivo dell’INAIL (oltre 2 miliardi di euro per il 2006) per coprire le spese della finanziaria, fingendo di ignorare che quei soldi non sono fondi di riserva ma capitali raccolti per una destinazione ben precisa: la tutela delle vittime del lavoro. Ad oggi questa lettera è stata ignorata, come sono state ignorate, da questo Governo come dal precedente, le rivendicazioni di tutta la nostra categoria. Per questo il nostro Esecutivo ha deciso che è arrivato il momento di agire. Per adesso prevediamo di esprimere l’amarezza dei nostri oltre 470.000 iscritti durante lo svolgimento della 57^ Giornata per le Vittime che si svolgerà il 14 ottobre in tutte le province d’Italia, ma stiamo anche organizzando un’articolata azione di protesta sotto il Ministero del Lavoro, e se non riceveremo risposte adeguate, ci sarà una manifestazione nazionale, a Roma, il 15 novembre".