L’ultima edizione, la settima, ha chiuso i battenti poco più di quindici giorni fa. Eppure il Festival del Diritto fa ancora parlare di sè. L’occasione è offerta dal fatto che nei depositi del Comune di Piacenza giacciono, ancora oggi, ben 148 scatoloni di depliant e di libretti informativi prodotti per presentare i vari appuntamenti e i relativi relatori degli incontri del Festival, ma in verità mai utilizzati. Il caso è diventato oggetto di un’interrogazione presentata dai consiglieri comunali del gruppo dei Moderati, Roberto Colla e Lucia Rocchi, ancora una volta pronti a bacchettare la propria amministrazione. In questo caso per una “leggerezza” che in periodo di spending review poteva forse essere evitata. I due consiglieri chiedono infatti al sindaco Paolo Dosi e al presidente del Consiglio comunale Claudio Ferrari “con quali criteri sono state programmate la realizzazione e la divulgazione del materiale pubblicitario; i motivi per cui questo materiale non è stato distribuito e quanto è costato; da chi è stato sostenuto il costo di questo materiale; e se il prossimo anno, tenendo conto di questo spreco, non ci si orienterà più opportunamente ad investire una cifra maggiore per uno spazio pubblicitario del Festival su un quotidiano/media nazionale”. Secondo i Moderati, infatti, il Festival del diritto, vanto per la città, avrebbe dovuto avere la pubblicità più capillare possibile in modo da raggiungere il maggior numero dei cittadini. Quegli scatoloni sembrano però dire il contrario.