Frane, strade chiuse, frazioni isolate: il Passo del Cerro ferito dal maltempo

A Perino la situazione sembra essere tornata alla normalità con l'omonimo torrente rientrato nell'alveo. Questa mattina all'interno del letto del fiume una ruspa stava lavorando allo spostamento di masse di ghiaia per effettuare opere di manutenzione. "Abbiamo avuto paura – raccontano alcuni residenti – il fiume era molto grosso e soprattutto il centro abitato si affaccia sul corso d'acqua, motivo per cui siamo consapevoli che il rischio è stato davvero grande". Da Perino inizia il Passo del Cerro che dopo una ventina chilometri porta a Bettola. La strada è lunga è porta ancora addosso i segni del terribile maltempo di ieri. Prima avvisaglia la strada chiusa per Vidonico, che all'inizio in effetti presenta un manto stradale ridotto a poltiglia (NELLA FOTO). Più avanti un'altra strada chiusa, quella che conduce a Villanova, la frazione più martoriata. Il nastro biancorosso impedisce il passaggio alle auto: percorsa a piedi, dopo un paio di chilometri già si intuisce il perché di tale provvedimento. La strada presenta buche profondissime e veri e propri squarci nell'asfalto, impossibile da attraversare anche per un fuoristrada (NELLA FOTO). Proseguendo, un'immagine emblematica: in mezzo ai boschi un vero e proprio torrente attraversa la carreggiata. Non è necessario essere geologi per capire che quel piccolo torrente che sgorga dai cespugli non dovrebbe essere lì.

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Dopo qualche chilometro, trascorso tra piccoli smottamenti e chiazze fangose che rendono insicuro il transito, si devia per Calenzano, un abitato che conta 11 residenti e un agriturismo, circondato da altre frazioni come Verogna e Bigotti. "La situazione è critica – dicono i residenti – le strade di campagna che conducono alle altre frazioni, ai campi, ai pascoli e alle fattorie sono franate e non percorribili. Abbiamo chiesto al Comune di intervenire, almeno per fare un po' di pulizia e rendere sicuri i passaggi. Se dovessimo fare tutto da soli, con le nostre mani, ci vorrebbe almeno un mese per rimettere tutto a posto come prima. Tra Calenzano e Bigotti intere aree verdi hanno subito smottamenti che in un punto ha raggiunto anche la strada principale". In effetti pochi metri più in là la carreggiata è invasa dal fango e la sponda letteralmente crollata. Anche in questo caso si è formato un vero e proprio torrente che fino a ieri non esisteva. "Sembra che provenga da lassù – spiega un residente indicando un'altura – ma non è così. Proviene dall'interno. Ieri dalla terra usciva un enorme rivolo d'acqua che ha invaso la strada. Qui infatti molti rami del torrente principale scorrono sottoterra". Indica infatti una piccola galleria sotto una casa in pietra: "Da lì ieri usciva acqua a litri, un vero fiume. Un fenomeno che ci ha intimorito non poco dal momento che sopra e tutto intorno ci sono le case". Un altro problema è rappresentato dai rifiuti che invadono l'alveo del torrente principale, tonnellate di rifiuti (NELLA FOTO): "Fino a pochi anni fa in tutta la zona non c'erano cassonetti e la gente gettava nel canale i sacchi dell'immondizia. Quando diventava abbondante, l'immondizia veniva coperta con la ghiaia. Questo però non fa bene al fiume e allo scorrere dell'acqua". "Per noi abitanti i disagi sono tanti – conclude – ma mai come quelli causati dagli appassionati di motocross che vengono qui a divertirsi rovinando strade e percorsi".

A Bettola si viene invece accolti da tre o quattro tronchi d'albero che giacciono in mezzo all'alveo. Una scena impressionante che però non corrisponde alle reali problematiche che attanagliano il paese. "Grossi disagi non ne abbiamo – spiega un residente – i veri problemi li hanno le frazioni. Però resta la preoccupazione. Un tempo rallentavano il fiume con delle strutture apposta, manufatti in pietra che effettivamente rendevano il Nure più docile e che sopra Bettola esistono ancora dopo anni e anni. Oggi hanno avuto la malaugurata idea di piazzare delle grosse pietre che però ogni volta il fiume spazza via. Il letto del Nure ormai ha raggiunto il livello della piazza del paese, quand'è che si farà qualcosa per renderlo davvero sicuro?".