La FILJKAM – CONI ha convocato centocinquantuno atleti di tutta Italia per il 61° Raduno Nazionale Giovanile (età dai 14 ai 20 anni) a Nettuno (ROMA) presso la Scuola di Ispettori di Polizia ove si allenano i gruppi sportivi professionisti della Polizia di Stato per il Judo, Karate e lotta.
Al raduno, che è durato tre giorni sono stati chiamati gli atleti che nel periodo agosto 2013 – agosto 2014 hanno realizzato i migliori punteggi nelle gare di elevato livello quali campionati italiani di categoria e ai vari open internazionali.
Solo otto atleti dell’Emilia Romagna sono stati convocati per questa grande occasione e quattro sono i portacolori piacentini del Karate Piacenza Farnesiana: Sada Mirsad già campione italiano di categoria, Iuri Gradinar, Rebecca Rapaccioli e Luana Guarino.
Il ritiro di tre giorni è stato particolarmente intenso e i carichi di lavoro molto sostenuti in quanto gli allenamenti si tenevano sia al mattino che al pomeriggio.
Grande soddisfazione del Maestro Gian Luigi Boselli e dell’Istruttore Pier Paolo Cagnoni che dopo i tanti successi ottenuti vengono anche premiati con la convocazione dei quattro portacolori piacentini per l’eventuale nomina nella Nazionale Italiana Giovanile Fijlkam.
La Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) fu fondata oltre un secolo fa ed è la sola federazione riconosciuta ed autorizzata dal CONI a disciplinare e gestire in Italia l’attività sportiva e promozionale (nelle discipline lotta, judo e karate) e a rappresentarla all’estero.
Il karate appartiene a quelle attività che il CIO definisce di difesa che, forse più propriamente viene anche catalogata come sport di combattimento. Infatti in esso di registra equilibrio fra azioni difensive e azioni nettamente offensive e sport a carattere non ciclico in cui non si ripetono gesti sempre uguali, come per esempio succede nella corsa, nella pesistica, nel ciclismo e nel nuoto. Gli esercizi sono basati su sensazioni propriocettive, con la determinazione di rapporto spazio – temporali, in cui si risponde ad una resistenza opposta dall’avversario.
E’ inoltre sport di situazione in quanto stimola una spiccata attività neuro–psichica e presuppone un ottima preparazione fisica (forza, resistenza, elasticità muscolare, mobilità e scioltezza articolare, coordinazione ed abilità motoria, rapidità di reazione). Fondamentale è ovviamente il tempismo che consiste nella capacità di saper scegliere, nelle diverse situazioni ed in tempi rapidi, i metodi più favorevoli per opporsi alle iniziative dell’antagonista e raggiungere il successo.
Negli sport di combattimento, dove il confronto è diretto, la mutevolezza della situazione è determinata dall’interazione motoria oppositiva tra i due atleti che attivano comportamenti finalizzati al conseguimento della supremazia.
In questa attività, che prevede il continuo confronto diretto con un avversario, è determinante il grado di preparazione psicologica che consente di non subire la personalità dell’antagonista e che permette, invece, di evidenziare spirito d’iniziativa, decisione nel condurre le azioni ed originalità di disegni tattici.