Vigolzone, anche il ministro per l’ultimo saluto all’appuntato Di Pietra

E’ una bella giornata di sole a Vigolzone oggi, giovedì 2 ottobre, a contrasto della giornata nerissima per l’Arma dei carabinieri, per le istituzioni ma anche i tanti cittadini che sono stati colpiti dalla morte dell’appuntato Luca Di Pietra, 39 anni, scomparso lunedì scorso in servizio a Castelsangiovanni mentre stava inseguendo sulla “gazzella” d’ordinanza un’auto sospetta.

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I funerali si sono svolti in via privata nella chiesa parrocchiale del paese della Valnure. Fuori erano presenti davvero in tanti, oltre a semplici cittadini, i vertici delle forze armate, di polizia e a quelli istituzionali. Lo stesso feretro è stato accompagnato nel suo tragitto dalla camera ardente a Vigolzone da una miriade di carabinieri, poliziotti e appartenenti alle forze dell'ordine. I funerali sono officiati dall'Arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia S. E. Monsignor Santo Marcianò, dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri Emilia Romagna, don Giuseppe Grigolon unitamente al parroco Don Piero Lezoli.

Presente anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti. "Questa è una tragedia, oggi siamo qui per piangere". 

L’ordinario militare, durante le esequie, si è rivolto ai figli di Di Pietra, Elia e Giada di 10 e 6 anni, dicendo loro: “Siate orgogliosi di vostro padre, che ha dato la vita per tutti noi. Ma non è morto, è con Gesù risorto. Il più grande gesto d'amore".

A sottolineare la tensione emotiva dei commilitoni di Luca Di Pietra uno dei carabinieri presenti in chiesa per la cerimonia è svenuto: sono subito intervenuti i soccorsi del 118 che hanno prestato le prime cure del caso e ora il militare sta bene.

Il feretro è stato trasportato dalla caserma Paride Biselli di via Beverora a Piacenza fino a Vigolzone: durante il tragitto, lungo la strada, si sono schierati i reparti delle varie forze armate, dalle altre stazioni dell’Arma fino alla polizia, passando per la Guardia di Finanza e per la Guardia Forestale. Tutti in formazione lungo la strada per salutare per l’ultima volta l’appuntato Di Pietra.

Come detto, però, il dramma che ha colpito prima di tutto la famiglia di questo appuntato, ha scosso le coscienze nel Piacentino. Perché era conosciuto,  Luca, che ha lavorato nelle stazioni di Bettola, Bobbio e Rivergaro. E stimato per la sua professionalità. Così la folla che si è accalcata dentro e intorno alla chiesa è stata davvero enorme e le lacrime si sono sprecate durante la cerimonia. E nessuna indagine, in corso per omicidio colposo a carico del camionista moldavo che aveva parcheggiato il mezzo pesante contro il quale si è schiantato l’appuntato, insieme al collega Massimo Banci ancora grave al San Raffaele di Milano, potrà asciugarle.

Luca Di Pietra,sognava solo di fare bene il proprio mestiere. E ci era riuscito, visto che era passato, benché da sole due settimane, al Radiomobile dei carabinieri, a guidare quella maledetta “gazzella” agognata da anni e che, purtroppo, alla fine gli ha strappato la vita. E così qualcuno, timidamente, pur con il cuore raggelato dal dolore, si è azzardato a dire che, sì, forse questo bel sole è stato il segno più bello per salutare per l’ultima volta l’appuntato, l’uomo, il padre, Luca Di Pietra.