Nuova puntata nella vicenda del 15enne conteso da due genitori separati. Nei giorni scorsi infatti si sono chiuse le indagini nei confronti del padre, un milanese di 47 anni, accusato di aver portato il figlio in Germania, dove ora vive, nonostante fosse affidato ai Servizi sociali del Comune di Piacenza. Le ipotesi d’accusa formulate dalla piemme Roberto Fontana sono sottrazione di minore e falso. Ora la difesa, rappresentata dall’avvocato Mauro Pontini, potrà presentare una memoria difensiva in attesa che il caso arrivi davanti al giudice per le indagini preliminari che avrà venti giorni di tempo per stabilire se processarlo o meno.
Una vicenda complessa che aveva visto nei mesi scorsi più volte i nonni materni protestare pubblicamente con urla e cartelli di fronte al Comune e al Tribunale lamentando le presunte ingiustizie subite da loro figlia, alla quale veniva impedito di vedere il ragazzo (ma che ha anche un procedimento penale in corso per non avergli fornito i mezzi di sostentamento).
La madre, assistita dall’avvocato Simona Corbellini, aveva denunciato l’ex coniuge accusandolo appunto di non fargli vedere il figlio e di aver violato l’obbligo del giudice, di sottrazione di minori e di aver falsificato la firma su un documento valido per l’espatrio. Da lì la procura aveva aperto un fascicolo. Qualche mese fa si era scoperto che il padre lo aveva portato a Monaco, in Germania.