Pallanuoto Farnese: scoppia “La Protesta Silenziosa”

Un comunicato ufficiale da parte del presidente della Pallanuoto Farnese Gianmarco Lupi ha di fatto sancito l'avvio di una "Protesta Silenziosa", così è stata definita, da parte dei genitori dei ragazzi che fanno parte delle giovanili del club.
I giovani atleti sarebbero infatti costretti ad allenarsi in acqua di martedì e di giovedì dalle 21:30 alle 23:00, orari che mal si conciliano con l'esigenza di chi il giorno dopo deve prestare attenzione agli insegnati tra i banchi di scuola.
La protesta è scattata ieri sera, presso la piscina Raffalda, alle ore 20:00.
Le parole del Presidente Lupi: "Il Comune ha dato questi spazi e alla riunione di inizio anno i genitori hanno fatto sapere che nessuno verrà agli allenamenti in quegli orari. In più fino alla 9 e 30 l'attività è assegnata ai master, cioè a chi ha più di 30 anni. Sarebbe bastato invertire gli orari. La protesta è stata silenziosa perché i genitori sono stati dalle 20:00 alle 21:00 sugli spalti, con la tuta e cuffia della squadra, ma non ci saranno cori, non ci sono stati striscioni: tutti sono rimasti in silenzio a guardare l'allenamento degli altri ragazzi per protestare contro questa assegnazione che ritengo illogica"

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La risposta dell'Assessore
Nel frattempo, l'Assessore allo Sport Cisini, ha sottolineato come sia la Federazione Italiana Nuoto a stabilire l'utilizzo degli impianti natatori da parte delle società piacentine.
Ecco il comunicato ufficiale:
Utilizzo della piscina Raffalda, l’assessore  allo Sport, Giorgio Cisini puntualizza gli aspetti di metodo che sottendono l’attribuzione degli spazi alle società sportive per la prossima stagione agonistica, precisando che l’Amministrazione comunale non ha nessun ruolo nell’assegnazione delle ore di allenamento di tutte le società: “Ogni anno – dichiara l’assessore –, la suddivisione degli spazi e dei tempi di utilizzo delle piscine riservate alle società sportive piacentine è il frutto delle scelte operate dal Comitato lombardo della Federazione Italiana Nuoto, sulla base di criteri di merito da tempo consolidati di comparazione tra i soggetti richiedenti. L’Ufficio Sport del Comune – prosegue Cisini – ha il compito di raccogliere le domande da parte delle società sportive natatorie, per poi trasmetterle alla Fin – sezione Lombardia, che stabilisce il monte ore da attribuire ad ogni squadra, anche in base alle competenze di merito”.
Conclude Cisini: “Non capisco perché si protesti contro l’Amministrazione comunale, quando è risaputo da tempo che all’assessorato di competenza, non spettano decisioni in merito alle assegnazioni, tant’è che per fare chiarezza su questi aspetti intorno ai quali da diversi anni si discute, il Consiglio comunale con atto n.169 del 21 luglio 2011, all’art. 18 ha ratificato la norma seconda la quale le decisioni di carattere sportivo e sull’assegnazione degli impianti spettano alle Federazioni”.

La polemica però prosegue, perché è pronta la nuova replica di Lupi: "Sono 10 anni di orologio che il Comune risponde in questo modo. Il regolamento di distribuzione degli spazi acqua che è indicato dall'Assessore, all'articolo 16 e all'articolo 18 afferma che sia il Comune ad assegnare gli spazi acqua e solo in caso di conflittualità può chiedere un parere alla Federazione Italiana Nuoto. Io mi sono rivolto alla Federazione Italiana Nuoto di Roma e mi è stato detto che nessuno ha mai chiesto un parere in tal senso"