Si torna a parlare della tragedia del piccolo Luca Albanese, il bimbo di due anni che martedì 4 giugno 2013 morì per asfissia dopo aver trascorso 8 ore all’interno dell’auto del padre, il 40enne Andrea Albanese: quest’ultimo, infatti, dopo aver parcheggiato la propria vettura in via Bresciani, sotto il sole, si recò a lavorare dimenticandosi del figlioletto seduto sui sedili posteriori. Dopo poco più di un anno dalla tragedia Andrea Albanese è stato prosciolto da ogni accusa: l’uomo, al momento della fatale dimenticanza, non era in grado di intendere e di volere e non può essere sottoposto a processo. La decisione è stata presa dal gip Elena Stoppini ieri, venerdì 26 settembre: un ruolo importante lo ha giocato anche il referto degli psichiatri secondo i quali Andrea Albanese quella mattina venne colto da “amnesia dissociativa”.