La Giornata Nazionale ABIO: iniziative anche a Piacenza

150 piazze per i bambini in ospedale: sabato 27 settembre i volontari ABIO porteranno nelle città italiane il sorriso che ogni giorno regalano ai bambini e agli adolescenti in ospedale.

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La Giornata Nazionale ABIO è nata dieci anni fa per raccontare quello che i volontari fanno ogni giorni in oltre 200 reparti di pediatria in tutta Italia, per coinvolgere le persone, invitarle a seguire i corsi di formazione per diventare volontari, spiegare che i bambini, gli adolescenti, i loro genitori, hanno dei diritti anche e soprattutto in ospedale.

A Piacenza sarà possibile incontrare il gruppo di volontari ABIO attivo nella Pediatria dell'Ospedale "Guglielmo da Saliceto" presso il Viale pubblico passeggio angolo corso Vittorio Emanuele.

Per tutta la Giornata, ai bambini saranno dedicati palloncini, giochi, sorrisi: una vera e propria festa dedicata alla solidarietà e al volontariato.

Tutti potranno sostenere ABIO e ricevere un cestino di pere, simbolo della Giornata: grazie al contributo di tutti le Associazioni potranno realizzare corsi di formazione per portare nuovi volontari nei reparti di pediatria delle città italiane.

Il sito www.abio.org sarà costantemente aggiornato con le piazze interessate dall’evento e tutte le informazioni e i materiali di comunicazione.

P&G, che sin dal 1999 è partner di ABIO e con la quale sono state realizzate oltre 50 sale gioco negli ospedali italiani e formati più di 3000 volontari sosterrà l’edizione 2014 dell’iniziativa.

La decima Giornata Nazionale ABIO può contare sull'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sul Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Anche Regioni, Province e Comuni supportano l’iniziativa mediante la concessione del Patrocinio.

ABIO, Associazione per il Bambino in Ospedale ONLUS, è stata fondata a Milano nel 1978 per promuovere l’umanizzazione dell’ospedale. I volontari ABIO si occupano di sostenere e accogliere, in collaborazione con medici e operatori sanitari, bambini e famiglie che entrano in contatto con la