L'opposizione torna all'attacco e, di fronte alla decisione del Comune di razionalizzare la merenda nelle scuole dell'infanzia, risponde con una protesta simbolica. Oggi in consiglio comunale, Massimo Polledri della Lega Nord, tra gli ideatori dell'iniziativa, Tommaso Foti ed Erika Opizzi di Fratelli d'Italia, Paolo Garetti di Sveglia e Marco Colosimo di Piacenza Viva, Andrea Gabbiani dei 5 Stelle e Maria Lucia Girometta di Forza Italia si sono presentati con una maglietta in cui campeggiava la scritta "Ridateci la merendina" in primo piano, con raffigurata appena sotto un'immagine della Banda Bassotti.
Altrettanto provocatoria la reazione di Carlo Pallavicini della Sinistra per Piacenza, che ha replicato: "Più volte, in casi analoghi, sono stato invitato ad uscire per cambiarmi e tornare vestito in modo più decoroso in questa sede. Ne prendo atto e dalla prossima volta mi presenterò con la maglietta dei Si Cobas chiedendo il reintegro dei 24 facchini licenziati da Ikea".
Replica anche da parte del sindaco Paolo Dosi che ha difeso a spada tratta il provvedimento. L'obiettivo dell'amministrazione – si legge in una nota – è quello di rendere le mense ancor più salutari, proponendo una soluzione alternativa avanzata da alcune insegnanti, senza aggravio di costi. Il Comune provvederà ad aumentare la quantità di frutta servita al mattino, lasciandola poi a disposizione delle scuole perchè la consegnino ai bambini al momento dell'uscita".
Non convinto dalle spiegazioni il consigliere Filiberto Putzu di FI che ha tuonato: "Togliete la merenda per risparmiare 40mila euro, l'1 per cento della spesa e introducendo due novità grottesche: proibire il bis e consentire ai bambini di portare a casa la frutta avanzata, scatenando un fenomeno a mio avviso pericoloso"