Teatro Gioco Vita presenta “La leggenda del Ponte Gobbo”

Nuova tappa del percorso artistico dei Diurni e Notturni con Teatro Gioco Vita e nuova produzione in occasione del Festival del Diritto: “La leggenda del Ponte Gobbo”, progetto e regia di Nicola Cavallari, in programma al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza giovedì 25 settembre alle ore 20.30. Uno spettacolo che affronta in modo inusuale e allo stesso tempo profondo i temi della partecipazione e dell’esclusione, a cui è dedicato il Festival 2014. Perché se costruire un ponte significa unire due sponde, l’esperienza dei Diurni e Notturni – la compagnia formata da utenti e operatori dei Centri diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Piacenza – è testimonianza concreta di un teatro che unisce, che è occasione di partecipazione, esperienza di inclusione e negazione di qualsiasi forma di esclusione. Un teatro che è e si sente parte di una comunità aperta e che con gli strumenti dell’arte vuole promuovere un progetto civile basato sulla partecipazione e l’inclusione, per tutti, senza eccezioni.

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Prendendo spunto da una delle leggende più popolari del nostro territorio, la compagnia scrive e mette in scena un testo originale ispirato appunto alla leggenda del Ponte Gobbo di Bobbio. Pare che San Colombano, ansioso di giungere a Bobbio per iniziare la sua opera di evangelizzazione, si sia trovato di fronte il diavolo in persona, che gli avrebbe promesso di costruire un ponte in una sola notte in cambio della prima anima che l’avrebbe oltrepassato la mattina successiva. San Colombano accettò e il diavolo mantenne la promessa: costruì il ponte, anche se irregolare per via delle diverse altezze dei demoni che tenevano le arcate in fase di costruzione, in una sola notte. Purtroppo per il diavolo, la mattina seguente il primo essere che passò fu un cane. Personaggi bizzarri animeranno, tra risate e applausi, questa favola moderna dall’esito infelice per il cane… o forse no!

In scena vedremo Eloisa Braghieri, Rino Bertoni, Andrea Boselli, Barbara Castellani, Pierangelo Ferrari, Marco Carini, Massimo Maffi, Emilia Maggi, Luca Mezzadri, Ivo Pizzoni. I costumi sono di Tania Fedeli, le videografie di Gianni Cravedi, le luci di Alessandro Gelmini, la scenotecnica di Davide Giacobbi. Aiuto regista Filippo Battini. “La leggenda del Ponte Gobbo” è una coproduzione Associazione Diurni e Notturni, Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche – Ausl di Piacenza, Festival del Diritto 2014, MoviMenti – Teatri della Salute.

 “La leggenda del Ponte Gobbo” è il risultato di un articolato percorso laboratoriale realizzato da Nicola Cavallari a partire dai primi mesi del 2014 con un gruppo di utenti dei Centri diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Piacenza. Di questo laboratorio erano stati mostrati i primi risultati nel maggio scorso con uno studio preparatorio inserito nel cartellone Pre/Visioni curato da Teatro Gioco Vita nell’ambito della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza.

I Diurni e Notturni tagliano quest’anno il traguardo dei dieci anni di attività. È infatti nel 2004 che grazie a Teatro Gioco Vita viene avviato un laboratorio teatrale con un gruppo di ospiti e di operatori del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Piacenza. Tale esperienza prosegue e cresce gradualmente negli anni successivi e nell’ottobre 2006 nasce l’associazione Diurni e Notturni per promuovere la lotta allo stigma sul territorio attraverso iniziative artistiche. La compagnia è in residenza artistica presso Teatro Gioco Vita e il lavoro teatrale è attualmente curato da Nicola Cavallari, attore, regista e formatore. “La leggenda del ponte Gobbo” è il quinto progetto che Teatro Gioco Vita e i Diurni e Notturni presentano in occasione del Festival del Diritto. I precedenti sono stati “Dell’Opera Buffa” (2010 – Disuguaglianze), “Galileo! Ci pensiamo…” (2011 – Umanità e tecnica), “En plein air” (2012 – Solidarietà e conflitti), “Che sogno?” (2013 – Le incertezze della democrazia).