Vogliamo essere un' opposizione propositiva, progettuale, vogliamo "sgessare" ciò che fino a oggi è rimasto ingessato. Alla ripresa della stagione politica, dopo la pausa estiva, c'è un rinnovato vigore nell' opposizione di centrodestra che questo pomeriggio in saletta Cattivelli ha presentato le linee guida che caratterizzeranno l’ azione politica futura.
Un “new deal”, un nuovo corso che gli esponenti di centrodestra si sono proposti per un futuro fatto di tanti temi sul tappeto: dalla Fondazione, al ruolo del Comune nelle società partecipate, alla sicurezza cittadina, solo per citarne alcuni.
Tommaso Foti, Massimo Polledri, Maria Lucia Girometta, Paolo Garetti, Marco Colosimo, Erika Opizzi e Giovanni Botti, hanno come obiettivo comune quello di far vedere all’ Amministrazione che l’ opposizione fa fronte comune per far uscire la città da una crisi spesso usata come alibi, come ha sottolineato Paolo Garetti.
Marco Colosimo ha spiegato che ogni 6 mesi, a partire dal più giovane, l’opposizione avrà un portavoce che guiderà questa rinnovata e rafforzata coalizione che deve andare avanti “al di là degli slogan ma con idee concrete, facendo squadra”.
“Vogliamo ricordare agli smemorati – afferma Polledri – ciò che hanno detto su temi importanti come 118, Fondazione, sicurezza e vogliamo che da oggi in poi prendano ordini dai cittadini e non da certi studi o salotti piacentini. Non dico che siamo in emergenza democratica ma sicuramente siamo in emergenza di proposte ed è quello che vogliamo fare: proporre. La gente deve poter vedere in noi l’ alternativa che c’è.”
“La città è in mano ad amministratori che non merita”, gli fa eco Filiberto Putzu, mentre Maria Lucia Girometta ribadisce la volontà propositiva dell’ opposizione: ”La cittadinanza ce lo chiede e noi vogliamo proporre qualcosa di concreto per risolvere certi importanti temi se questi non riescono ad essere risolti dalla maggioranza”.
Tommaso Foti ai nostri microfoni ha invece ribadito che “l’opposizione ha il dovere di denunciare i fatti ma anche quello di prospettare alternative di tipo politico e amministrativo. Come questo sindaco ha ridotto questa città lo sanno, prima di me, i piacentini. A volte è meglio essere banale che ferale come il nostro sindaco”.