~~Inaugurata questo pomeriggio alle 13 con il taglio ufficiale del nastro la quattro giorni dedicata allo scalogno, sagra destinata a diventare appuntamento fisso per la comunità di Castelvetro. Ai sindaci di Piacenza, Cremona e tanti altri comuni piacentini e del primo cittadino di Castelvetro Luca Quintavalla, si sono uniti gli assessori regionali Tiberio Rabboni e Paola Gazzolo, la parlamentare Paola De Micheli e il ministro all'agricoltura del governo Renzi, Maurizio Martina, giunto da Bologna per portre il proprio plauso all'iniziativa che si concluderà domani con lo show cooking degli chef Pedessani e Raspelli. Stand dedicati al prodotto e buffet gratuito hanno accompagnato la sagra dedicata allo scalogno, un prodotto che – come ha osservato il presidente di Coldiretti Luigi Bisi – non è tradizionale, ma ha trovato nel piacentino il suo habitat. Riusciamo a produrlo con qualità eccellente in un mercato che contempla l'esportazione in tutto il mondo. Ottima l'idea del sindaco di coinvolgere i produttori in una sorta di festa di paese, che hanno creduto in un investimento oneroso (due terzi dei costi di produzione stanno nell'aquisto dei semi)”.
Lo scalogno è un prodotto in grande crescita come testimonia il fato che un grande chef come Carlo Cracco gli abbia dedicato un libro – ha continuato il sindaco Quintavalla. Piacenza si sta specializzando in questa produzione che la vede al primo posto in Italia. Produzione quadruplicata negli ultimi anni per poter rispondere alle eigenze di un mercato in forte espansione. L'iniziativa dell'amministrazione è stat programmata anche in vista di Expo 2015, nel quadro di una promozione dei migliori prodotti piacentini”.
A inquadrare il problema della valorizzazione dei prodotti agricoli italiani ci ha pensato il ministro Martina, alle prese con la delicata questione dell'embargo russo che potrebbe causare solo nell'Emilia Romagna perdite dell'ordine dei 200 milioni di euro all'anno. “Ci stiamo occupando di possibili soluzioni in sede europea. Le risorse messe a disposizione sono ancora insufficienti, ma si tratta di un primo passo. Tra venti giorni a Milano faremo un nuovo punto della situazione per vedere se riusciamo a incrementare il budget”. Dobbiamo lavorare per rafforzare gli strumenti di penetrazione dei nostri prodotti in nuovi mercati. Il nuovo accordo tra Europa e Stati Uniti è un grande tema, la cui sottoscrizione farebbe bene a tutte le nostre esperienze agricole”.
Ma l'appuntamento su cui si concentra l'attenzione dell'assessorato all'agricoltura della Regione resta Expo 2015. Ad anticipare strategie e obiettivi dell'amministrazione regionale è intervenuto l'assessore Tiberio Rabboni: “Parteciperemo all'Expo con tre programmi negli spazi di Padiglione Italia a Milano dove rapresenteremo al meglio le eccellenze della nostra terra. Poi lavoreremo sul turismo e sul turismo d'affari in entrata in Emilia Romagna; infine avvieremo un ciclo di convegni internazionale a carattere scientifico sui temi del cibo, in collaborazione con le università di tutto in mondo”.
Settore primario che spinge forte dunque, anche a causa della crisi che contrae posti di lavoro in altre settori come testimoniato dalle ultime statistiche provinciali, e che mira a fare dell'Italia il paese turistico per antonomasia, in grado di coniugare bellezze artistiche ed eccellenze enogastronomiche.
~~Inaugurata questo pomeriggio alle 13 con il taglio ufficiale del nastro la quattro giorni dedicata allo scalogno, sagra destinata a diventare appuntamento fisso per la comunità di Castelvetro. Ai sindaci di Piacenza, Cremona e tanti altri comuni piacentini e del primo cittadino di Castelvetro Luca Quintavalla, si sono uniti gli assessori regionali Tiberio Rabboni e Paola Gazzolo, la parlamentare Paola De Micheli e il ministro all'agricoltura del governo Renzi, Maurizio Martina, giunto da Bologna per portre il proprio plauso all'iniziativa che si concluderà domani con lo show cooking degli chef Pedessani e Raspelli. Stand dedicati al prodotto e buffet gratuito hanno accompagnato la sagra dedicata allo scalogno, un prodotto che – come ha osservato il presidente di Coldiretti Luigi Bisi – non è tradizionale, ma ha trovato nel piacentino il suo habitat. Riusciamo a produrlo con qualità eccellente in un mercato che contempla l'esportazione in tutto il mondo. Ottima l'idea del sindaco di coinvolgere i produttori in una sorta di festa di paese, che hanno creduto in un investimento oneroso (due terzi dei costi di produzione stanno nell'aquisto dei semi)”.
Lo scalogno è un prodotto in grande crescita come testimonia il fato che un grande chef come Carlo Cracco gli abbia dedicato un libro – ha continuato il sindaco Quintavalla. Piacenza si sta specializzando in questa produzione che la vede al primo posto in Italia. Produzione quadruplicata negli ultimi anni per poter rispondere alle eigenze di un mercato in forte espansione. L'iniziativa dell'amministrazione è stat programmata anche in vista di Expo 2015, nel quadro di una promozione dei migliori prodotti piacentini”.
A inquadrare il problema della valorizzazione dei prodotti agricoli italiani ci ha pensato il ministro Martina, alle prese con la delicata questione dell'embargo russo che potrebbe causare solo nell'Emilia Romagna perdite dell'ordine dei 200 milioni di euro all'anno. “Ci stiamo occupando di possibili soluzioni in sede europea. Le risorse messe a disposizione sono ancora insufficienti, ma si tratta di un primo passo. Tra venti giorni a Milano faremo un nuovo punto della situazione per vedere se riusciamo a incrementare il budget”. Dobbiamo lavorare per rafforzare gli strumenti di penetrazione dei nostri prodotti in nuovi mercati. Il nuovo accordo tra Europa e Stati Uniti è un grande tema, la cui sottoscrizione farebbe bene a tutte le nostre esperienze agricole”.
Ma l'appuntamento su cui si concentra l'attenzione dell'assessorato all'agricoltura della Regione resta Expo 2015. Ad anticipare strategie e obiettivi dell'amministrazione regionale è intervenuto l'assessore Tiberio Rabboni: “Parteciperemo all'Expo con tre programmi negli spazi di Padiglione Italia a Milano dove rappresenteremo al meglio le eccellenze della nostra terra. Poi lavoreremo sul turismo e sul turismo d'affari in entrata in Emilia Romagna; infine avvieremo un ciclo di convegni internazionale a carattere scientifico sui temi del cibo, in collaborazione con le università di tutto in mondo”.
Settore primario che spinge forte dunque, anche a causa della crisi che contrae posti di lavoro in altre settori come testimoniato dalle ultime statistiche provinciali, e che mira a fare dell'Italia il paese turistico per antonomasia, in grado di coniugare bellezze artistiche ed eccellenze enogastronomiche.