Festival del Diritto: “Il futuro della scuola è fuori dall’aula”

Una scuola che cambia, come il profilo delle nuvole. Questo il tema portante dell'anteprima del Festival del Diritto andata in scena questa mattina, mercoledì 3 settembre, nella preziosa cornice della Sala dei Teatini. Un appuntamento che ha visto protagonista l'istituto comprensivo di Cadeo e Pontenure, chiamato a esporre il proprio esempio di cambiamento, una trasformazione partita dagli spazi fisici della scuola per arrivare ad una nuova concezione di istruzione. Un'istruzione in grado di coinvolgere sempre di più gli studenti, farli sentire i principali attori dell'insegnamento e dell'apprendimento. Lo spiega il preside dell'istituto Daniele Barca: "L'idea della partecipazione intesa come accesso al sapere per formare i cittadini del domani, capaci di aderire alla società democratica e partecipare, ripeto, alla vita civile".

Radio Sound

Conferma il vicepreside dell'istituto Angelo Bardini: "L'idea è quella di far vivere gli studenti in spazi nuovi, in grado di rappresentare un ambiente stimolante con colori, tecnologie, componenti moderne, biblioteche in grado di invitare i più giovani alla lettura. Attorno a noi tutto cambia, ma molto spesso la scuola resta immobile. Ecco, noi vogliamo invertire questa rotta".

Il concetto è rimarcato da Romina Bertuzzi, docente e relatrice questa mattina: "Partecipazione significa libertà. Per questo l'obiettivo del sistema istruzione deve essere quello di coinvolgere gli alunni nella vita scolastica, farli sentire protagonisti. L'idea è quella di uscire dalle quattro mura delle aule, spesso più simili a prigioni, per costruire spazi aperti anche all'interno della scuola stessa: open space, ambienti rinnovati e nuove tecnologie per dare vita ad una nuova metodologia didattica".