Dopo la pausa estiva le famiglie si trovano a fare i conti con la Tasi. Dal 22 settembre i centri CAF della CISL inizieranno a effettuare servizio di consulenza aperta a tutti i cittadini che avranno fissato l’appuntamento nei giorni precedenti (tel: 0523 464700; e-mail: cisl.piacenza@wmail.it). “Per il sindacato si tratta di un passaggio molto delicato – si legge in una nota – perché, al di là della scelta di introdurre una nuova tassa, i singoli comuni hanno un discreto margine di autonomia per modulare in senso più o meno equo la nuova imposta. La contrattazione sociale, messa in atto da tempo da CGIL CISL e UIL in tutti i principali centri della provincia, ha proprio questo obiettivo, coniugato con la volontà di mantenere un sistema di welfare locale attento alle esigenze della popolazione. Per la Cisl è importante che vengano individuati criteri che tengano conto della diversa capacità contributiva dei soggetti tenuti al pagamento (proprietari di abitazione principale, proprietari di seconde case date in affitto e inquilini)”.
IL COMUNICATO DELLA CISL
La situazione nella nostra provincia è diversificata. CARPANETO, CASTELL'ARQUATO, COLI, CORTE BRUGNATELLA, FARINI, GOSSOLENGO, GRAGNANO, PECORARA, PIACENZA, PIOZZANO, PODENZANO, PONTE DELL'OLIO, SAN GIORGIO, VERNASCA, VIGOLZONE sono comuni i cui cittadini hanno già pagato la prima rata entro il mese di giugno, e che hanno la data del 16 dicembre come termine entro cui effettuare il saldo della tassa. In tutti gli altri comuni AGAZZANO, ALSENO, BETTOLA, BOBBIO, BORGONOVO, CADEO, CAMINATA, CAORSO CASTELSANGIOVANNI, CASTELVETRO, CERIGNALE, CORTEMAGGIORE, FERRIERE, FIORENZUOLA, GAZZOLA GROPPARELLO, LUGAGNANO, MONTICELLI, MORFASSO, NIBBIANO, OTTONE, PIANELLO, PONTENURE, RIVERGARO, ROTTOFRENO, SAN PIETRO IN CERRO, SARMATO, TRAVO, VILLANOVA, ZERBA (e ad eccezione di CALENDASCO che ha deciso di non far pagare l'imposta come poi è stato fatto anche da BESENZONE, CORTEBRUGNATELLA PECORARA) le delibere sono state tardive, pertanto i cittadini che hanno immobili in questi territori pagheranno l'acconto entro il 16 ottobre e il saldo della TASI entro il 16 dicembre.
E’ stato calcolato che il costo medio per l'imposta sui “servizi indivisibili” comporterà un costo medio di 231 euro. In realtà si tratta di una stima di massima puramente indicativa perché, accertata la base imponibile (che è la stessa dell’IMU), molti comuni stanno ancora decidendo non solo quale aliquote applicare, ma anche se chiedere agli inquilini di partecipare e quali detrazioni introdurre (basate sul reddito, sulle superficie catastali, o sui membri del nucleo familiare, oppure su una combinazione di questi elementi). Ad oggi, in provincia di Piacenza, devono ancora deliberare i comuni di ALSENO, BORGONOVO, CAMINATA, CAORSO, LUGAGNANO, MORFASSO, OTTONE, PIANELLO, PONTENURE, ZERBA. Dovranno farlo entro il 10 settembre e curare che il regolamento per il pagamento dell’imposta sia pubblicato sul sito del Ministero Economia e Finanze entro il 18 dello stesso mese.
Dal 22 settembre i centri CAF della CISL inizieranno a effettuare servizio di consulenza aperta a tutti i cittadini che avranno fissato l’appuntamento nei giorni precedenti (tel: 0523 464700; e-mail: cisl.piacenza@wmail.it).
Per il sindacato si tratta di un passaggio molto delicato perché, al di là della scelta di introdurre una nuova tassa, i singoli comuni hanno un discreto margine di autonomia per modulare in senso più o meno equo la nuova imposta. La contrattazione sociale, messa in atto da tempo da CGIL CISL e UIL in tutti i principali centri della provincia, ha proprio questo obiettivo, coniugato con la volontà di mantenere un sistema di welfare locale attento alle esigenze della popolazione. Per la Cisl è importante che vengano individuati criteri che tengano conto della diversa capacità contributiva dei soggetti tenuti al pagamento (proprietari di abitazione principale, proprietari di seconde case date in affitto e inquilini).
“Non possiamo evitare di esprimere il nostro rincrescimento e la nostra contrarietà nei confronti di quei Comuni che intendono applicare la TASI sulle seconde case accollando una parte degli oneri sugli inquilini, dice Marina Molinari, Segretario Cisl Parma Piacenza. Pur comprendendo che tutte le Amministrazioni hanno difficoltà economiche e minori risorse avevamo suggerito alcune modalità per evitare questa ricaduta sugli affittuari: era possibile prevedere una detrazione pari all'imposta da loro dovuta (in generale si tratta di importi molto bassi) che di fatto avrebbe annullato per gli inquilini il pagamento della nuova tassa, ma la nostra richiesta di sgravare gli inquilini degli alloggi di principale abitazione dal pagamento della quota prevista a loro carico è rimasta generalmente insoddisfatta, sintetizza Marina Molinari, sebbene le alternative da noi proposte siano tecnicamente possibili. C’è ancora il tempo, di apportare modifiche alle delibere già introdotte o che stanno per esserlo, occorre solo la volontà politica di perseguire questo obiettivo e di riaprire il confronto con le Organizzazioni Sindacali per individuare le adeguate soluzioni”.