“Troppo comodo dire ‘noi non li vogliamo’. Capisco certamente le difficoltà del momento, dei piacentini come di tutti gli italiani a fronte della crisi. Ma quello non può essere l’atteggiamento giusto da adottare nei confronti dei più deboli e degli ultimi. Certo poi le istituzioni dovrebbero fare di tutto per evitare di trattare gli immigrati e i profughi come mantenuti. Dare loro solo un letto e un piatto di minestra può essere umiliante. Ci vogliono progetti seri di integrazione”. E’ l’analisi di don Maurizio Noberini, parroco della parrocchia di Santa Franca e presidente di Africa Mission. Un invito, più che altro, rivolto ai picentini che arriva nel giorno in cui Piacenza ricorda la figura di don Vittorio Pastori, per tutti don Vittorione, il fondatore di Africa Mission scomparso esattamente 20 anni fa. Il ricordo di don Vittorione è scolpito nella mente di don Noberini: “Mi ricordo bene. Ero un giovane prete e lui era un esempio, una persona meravigliosa. Da quando l’ho conosciuto sono stato contagiato dalla sua passione per gli ultimi. Un uomo che quando ha conosciuto i bisogni dell’Africa ha cambiato completamente vita. Da quel momento si è dato da fare costruendo la sede di Kampala che opera da 42 anni. E’ un’eredità impegnativa che noi dobbiamo responsabilmente portare avanti grazie anche all’aiuto di tanti volontari e tanti giovani”. Don Noberini traccia un bilancio anche dell’attività, lanciata qualche mese fa dalla sua parrocchia, di raccolta fondi per le famiglie bisognose del quartiere: “Non è facile per nessuno oggi aiutare gli altri. E’ una crisi che non risparmia nessuno e noi stessi come parrocchia siamo alle prese con continui furti delle offerte. Tutto sommato però abbiamo avuto una risposta positiva. Il nostro impegno però continuerà”.