Presa di posizione di Rifondazione comunista sugli attacchi omofobi rivolti a Gary Casella il cittadino americano che da qualche tempo ha deciso di abbandonare Ferriere dopo aver ricevuto gli attacchi. Oggi Rifondazione annuncia che se la procura deciderà di istruire un processo per risalire agli autori, il partito si costituirà parte civile.
"Nel corso di quest’estate si sono verificate numerose aggressioni omofobe ai danni di un cittadino americano da anni residente in Italia: Gary Casella. Questa persona è stata insultata, minacciata di morte ed aggredita due volte con alcune coltellate. Da parte delle forze politiche piacentine, nessuna ha preso posizione contro questi fatti gravissimi indegni di un Paese che possa definirsi “civile”. Riteniamo che, di fronte a reati così preoccupanti ed insidiosi per l’integrità fisica dell’individuo e per la sua dignità umana, anche i soli eventuali comunicati stampa e le prese di posizione verbali non siano assolutamente sufficienti.
Il Partito della Rifondazione Comunista a Piacenza è da tempo impegnato nella lotta per l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge e per la tutela ed il rispetto dei diritti civili. Le sole parole, per noi, non sono mai state sufficienti: non a caso, nel settembre del 2013 abbiamo organizzato una festa contro l’omofobia e la transfobia insieme ad Arcigay, Famiglie Arcobaleno ed Agedo. Anche questa volta non ci limiteremo alle sole parole: nel caso in cui il magistrato inquirente decida di istruire un processo per fare chiarezza sui gravi episodi di cui Gary Casella è stato vittima, il Partito della Rifondazione Comunista si costituirà parte civile. Le aggressioni di cui questo cittadino è stato vittima non costituiscono unicamente un reato contro la sua persona, fatto di per sé già terribile, ma costituiscono anche un’offesa per tutti quelli che ritengono che i diritti siano tali solo se condivisi ed un grave spregio all’Articolo 3 della nostra Costituzione".