Un’opportunità di sollevare un velo su un panorama di associazioni e creatività vivo e attivo, ma allo stesso tempo nascosto. La legge regionale n. 20 “Norme in materia di cinema e audiovisivo”, approvata il 23 luglio scorso, promette di essere un punto di svolta per un settore, quello culturale, vivace, ma bistrattato. Un’occasione che deve essere compresa, sfruttata, vissuta, ma soprattutto guidata nella giusta direzione. Una “guida” che si può avere solo con il confronto con le realtà locali. In quest’ottica si inserisce l’incontro con l’assessore regionale Massimo Mezzetti e il consigliere Thomas Casadei organizzato dall’associazione Concorto, in collaborazione con Arci Piacenza, che ha messo faccia a faccia creatori e fruitori della norma. Presentati da Claudia Praolini, che ha coordinato gli interventi dei tanti professionisti e amministratori che hanno partecipato al confronto, l’assessore Mezzetti e il consigliere Casadei hanno illustrato i dettagli della legge e il background di creazione. Nata in un cotesto economico in crisi, durante il quale al settore cultura sono stati progressivamente tagliati i fondi fino quasi ad azzerarli, la legge 20 del 23 luglio 2014 guarda al comparto sotto una nuova luce. «Con la luce dell’investimento – ha sottolineato l’assessore Mezzetti – L’Emilia Romagna, in questo ambito, ha numero importanti: al netto del contributo regionale, il settore incide sul Pil per il 5% con oltre 78mila addetti coinvolti».
«L’impegno di questa legislatura – ha continuato Mezzetti – è stato quello di far crescere la consapevolezza dell’importanza del comparto della cultura creativa. Un comparto estremamente ricco. Solo per cinema e audiovisivo si contano 3800 addetti per 800 imprese. Numeri che collocano l’Emilia Romagna tra il quarto e il sesto posto in Italia».
Entrando nel dettaglio ogni anno sarà emanati bandi per 120mila euro, per un totale di 2,5-3 milioni di euro annui. I fondi e le risorse saranno prevalentemente di carattere europeo e verranno emanati a inizio 2015. La legge prevede piani triennali con bandi diversificati e dedicati all’accrescimento e al consolidamento delle opportunità di lavoro, formazione e turismo. Alle voci dei creatori si sono mescolate quelle degli esponenti di settore e amministratori locali. Roberto Modenesi, assessore comunale di Pontenure, ha lanciato un appello sulla situazione delle piccole realtà che faticano ad affrontare il processo di digitalizzazione. «Piccole realtà che non vanno dimenticate». Ricordando come la valorizzazione del territorio sia importante, Claudia Praolini, ha esortato a «abbandonare visioni più ampie capaci di guardare al di fuori del territorio. Dobbiamo scoraggiare il rischio di creare prodotti solo per noi che non dialogano con l’esterno». Un monito raccolto dall’assessore Mezzetti. «Faremo tesoro di tutti i consigli raccolti».
All’incontro hanno partecipato il sindaco Paolo Dosi, gli assessori del comune di Piacenza Tiziana Albasi e Giulia Piroli, il sindaco di Pontenure Manola Gruppi e l’assessore Roberto Modenesi.