Ancora una volta il vino protagonista dell’attività di formazione e ricerca della Cattolica di Piacenza. Si è appena conclusa la seconda ed ultima sessione del Summer Program The Global Wine Market: Trends and Strategies, organizzato dalla Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e giunto alla sua seconda edizione. Le lezioni hanno affrontato le più importanti tendenze politiche ed economiche riguardanti le produzioni, il commercio ed il consumo di vino con particolare riferimento al ruolo dell’Italia e della Comunità Europea e gli studenti, provenienti da Stati Uniti, Canada, Colombia ed Italia, hanno particolarmente apprezzato le visite tecniche presso le aziende agricole.
La ricerca su viticoltura ed enologia rappresenta un must della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali piacentina. Tradizione e innovazione sono un binomio mai tanto vero come in questo caso, dove le implicazioni culturali e di attenzione al terroir, non possono disgiungersi dall’indispensabile innovazione tecnologica e dall’orizzonte internazionale su cui si deve orientare questo prodotto di punta del made in Italy.
“Dovere della ricerca è trovare soluzioni specifiche ai problemi specifici che i viticoltori pongono. Le porte del nostro Istituto sono sempre aperte per tutti i viticoltori che lamentano problemi specifici in vigneto e che hanno necessità di risposte specifiche.” Parola del prof. Stefano Poni, direttore dell’Istituto di Frutti-viticoltura della facoltà piacentina. Uno spirito di servizio che si esprime anche in una formazione specifica in un ambito che necessita e necessiterà sempre più in futuro, di persone preparate e specializzate: per questo dall’a.a. 2014/15 la laurea magistrale in Scienze e tecnologie agrarie sarà arricchita dal nuovo profilo in "Viticoltura ed enologia.”
“La facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali propone, per questo profilo, un secondo anno di corsi quasi interamente erogati in lingua inglese, consapevoli che la compresenza, in aula, di studenti italiani e stranieri sia ormai un imprescindibile fattore di interazione e di scambio culturale nonché un elemento fondamentale di qualificazione della formazione.”
Gli insegnamenti si focalizzeranno sulle nuove sfide imposte dal cambio climatico, sull’idea di un’enologia sempre più capace di integrare le tecniche enologiche con i mutevoli gusti dei consumatori, sullo studio di modelli epidemiologici e i sistemi di supporto alle decisioni per una difesa del vigneto sempre più precisa e moderna. Senza trascurare l’approfondimento delle più avanzate tecniche di marketing, decisive per imporsi sui mercati sempre più globali e competitivi. Gli iscritti avranno la possibilità di svolgere, in parte o interamente, la tesi di laurea presso prestigiose sedi straniere site in USA e Francia.
“L’ambizione del profilo è quella di formare figure che sappiano inserirsi, a vari livelli di responsabilità e di dirigenza, all’interno della filiera vitivinicola italiana e mondiale – conclude il prof. Poni .- La preparazione acquisita con la frequenza del profilo consentirà di posizionarsi in vari segmenti caratterizzanti la filiera, dalla viticoltura, all’enologia e al marketing.”