Il "broncio" più bello del cinema italiano è arrivato a Bobbio e il Film Festival di Marco Bellocchio ha così incoronato la madrina dell' edizione 2014, Claudia Cardinale.
Tuttavia, l' attrice è il contrario di quanto visto in alcuni film in cui appare seria e taciturna: in conferenza stampa sorride spesso e sorridendo arriva davanti al palazzo comunale. Ti travolge con la sua simpatia ancora prima di entrare in sala, ovviamente gremita così come lo sarà, in serata, il chiostro di San Colombano per la proiezione de “Il Gattopardo”, di Luchino Visconti, tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Scherza con fotografi e giornalisti e chi scrive gli lancia una celebre battuta tratta da uno dei suoi primi film, I soliti ignoti: "Carmela componiti!" e lei risponde spiritosamente "Composta sono".
Eppure in quel film, come in altri, era stata doppiata perché, racconta lei stessa, “appena arrivata in Italia, da Tunisi dove ero cresciuta, non conoscevo una parola di italiano”.
Una diva che non si comporta da diva ma che, anzi, risponde con molta cordialità e con un sorriso a tutte le domande che gli vengono poste da pubblico e cronisti e al termine dell' incontro si concede un bagno di folla con autografi, strette di mano e gli immancabili selfie con i fan di tutte le età.
Del Gattopardo la Cardinale racconta che il film ha costituito la svolta della sua carriera: “nello stesso tempo – dice – giravo sia Il Gattopardo che 8 e ½ di Fellini. Federico nel film mi voleva bionda mentre Visconti mi voleva mora e quindi cambiavo continuamente colore dei capelli, poi con Visconti era come fare teatro mentre con Fellini era tutta improvvisazione”.
Claudia Cardinale ha all’ attivo oltre 140 film, una media di tre film all' anno, e i più grandi registi del cinema italiano hanno lavorato con lei. Tutte le pellicole alle quali ha partecipato hanno avuto un “quid”, un qualcosa che l’ ha spinta a parteciparvi perché Claudia è piuttosto selettiva: “se la scrittura di un film non mi piace, richiudo ma se mi piace incontro il regista. Di solito si vive soltanto una vita ma io ne ho vissute 142. Il bello è proprio quello: cambiare e diventare un’ altra, sempre.”
L’ incontro è stato moderato da Gianni Canova, il Cinemaniaco di Sky e professore allo IULM. A Bobbio sono presenti i “suoi” ragazzi i quali, da quando è iniziato il Festival, si stanno alternando per la produzione di contenuti relativi alla manifestazione che saranno poi pubblicati su Youtube.
In serata presso i chiostri di San Colombano, l' attrice è stata accolta da una standing ovation ed ha ricevuto il Gobbo d' oro dalle mani di Marco Bellocchio.