Acqua, Foti (Fd’I): “Iren si autofinanzia con le cauzioni dei cittadini”

"Nei prossimi giorni gli utenti piacentini riceveranno una lettera da Iren che Ii informerà sulle nuove regole per il deposito cauzionale riferito al servizio idrico: quella che per l'Autorità dell'Energia e del Gas e' una facoltà, per Iren diventa una furbesca modalità per auto finanziarsi". Lo sostiene, in un'interrogazione al sindaco Dosi, Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale
"Siamo in presenza, con l'avvallo di Atesir, dell'ennesimo balzello a danno degli utenti: infatti – continua l'esponente di Fd'I-Alleanza Nazionale – viene oggi preteso il pagamento di un deposito cauzionale, per gli usi domestici, pari a 3 mesi di consumo, da applicare sulle prossime due bollette, detratto l’importo già versato a tale titolo per le utenze esistenti. E per indorare la pillola, ci si inventa che il deposito è fruttifero al tasso dell' 1% annuo!!! Nel caso di nuove utenze, invece, la detta cauzione è richiesta per il 75% sulla prima bolletta e per il 25% sulla seconda."
"Più salate – aggiunge Foti – sono le cauzioni per gli usi non domestici, quasi che detti utenti non siano già salassati sufficientemente dallo Stato. Le operazioni di adeguamento delle dette cauzioni si riscontreranno nelle fatture di settembre 2014, mentre i clienti con consumi rilevanti potranno richiedere di prestare una fideiussione, anziché assolvere il pagamento. Il tutto con la puerile giustificazione che l'adeguamento del deposito cauzionale serve a fare fronte alle morosità registrate, mentre servirà solo ad Iren per finanziarsi con i soldi degli utenti."
" Invero – conclude l'interrogazione – non solo le delibere dell’Autorità dell'Energia e del Gas  non stabiliscono un obbligo (ma unicamente la possibilità) di richiedere il deposito cauzionale, ma è certo che detto deposito costituisce una clausola vessatoria per i consumatori e una stangata vera e propria per quei cittadini (“morosi incolpevoli”) che invece sudano per arrivare in tempo a pagare il dovuto " . Foti  chiede, quindi, al Sindaco  " se non intenda sollecitare Atesir a revocare la decisione che consnete ad Iren l'applicazione dell'odioso balzello."

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