La Bakery Volley Piacenza si sta preparando al prossimo campionato di serie A2, dopo la bella cavalcata che ha portato la società biancorossa ad conquistare a man basse l'ultima stagione in B1. Eppure sono ben pochi i punti di continuità con la compagine che si è fatta conoscere a suon di vittorie al pubblico del PalAnguissola. Dopo l'addio alla pallavolo giocata di Secolo e Nicolini, il diesse Stefano Mazzari ha deciso di rinnovare totalmente la rosa con un'unica eccezione: Andrea Pistola anche quest'anno guiderà il team.
L'ultimo acquisto in ordine cronologico riguarda il ruolo più delicato: quello della regia. Anche in questo ruolo il club ha deciso di rimanere fedele alla sua linea, puntando su una giovane interprete. Si tratta di Carlotta Cambi, ex palleggiatrice di VolleyRò Casal dei Pazzi e dal 2012 veste anche la maglia della Nazionale Italiana.
Assieme a lei, nelle prossime ore, potrebbe arrivare anche Natalia Viganò, banda classe '79 ex Monza che, assieme a Do Carmo, rappresenta l'elemento di esperienza della compagine piacentina.
Il tecnico Andrea Pistola non nasconde i suoi obbiettivi.
Rispetto allo scorso anno avete cambiato pelle con un unica conferma. Cosa ti ha spinto a rimanere?
Mi ha spinto il progetto che ritengo molto interessante. Mi è stato chiesto di creare un gruppo di prospettiva e direi che con il nostro mercato siamo riusciti a centrare questo obbiettivo. Abbiamo affiancato a ragazze promettenti e giovani a giocatrici di esperienza e personalità. Potremo toglierci grosse soddisfazioni a mio modo di vedere
Avete cambiato praticamente tutte le interpreti. Che squadra sta nascendo?
Una squadra che potrà fare molto bene. Il nostro obbiettivo è quello di salvarci senza passare per i play out, ma mi aspetto di crescere molto per puntare a qualcosa di più prestigioso in futuro.
Giocatrici come Do Carmo che ruolo avranno?
Dovranno dare alla squadra quella tranquillità necessaria per superare i momenti difficili con la loro esperienza. Se il resto del gruppo crescerà secondo le nostre aspettative non saranno solo le senatrici a dover tirare la carretta, ma troveranno un grosso supporto anche dalle ragazze giovani su cui abbiamo investito.
Come ci si salva in A2?
Rispetto alla B1 è un campionato molto equilibrato: le prime della classifica possono fare fatica anche con formazioni di medio – bassa classifica. Tutti gli organici sono buoni e ogni partita va vissuta come se fosse una finale.
Quali sono le formazioni su cui farete la corsa?
Adesso è troppo presto per dirlo. Mi aspetto di affrontare un percorso di crescita costante. La nostra squadra comunque può raggiungere l'obbiettivo che ci siamo prefissati.