I consiglieri di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, dopo avere ricostruito l’iter della pratica, chiedono al Sindaco Dosi “ i motivi per i quali, atteso che il Piano di recupero approvato dal Consiglio Comunale aveva caratteristiche differenti da quello approvato ora dalla Giunta Comunale, non abbia investito della questione – quanto meno a titolo informativo e/o consultivo, se riteneva che ciò non fosse specificatamente richiesto dalla lege – il Consiglio Comunale e se, comunque, non intenda farlo, anche se la decisione è già stata assunta.”
Foti e Opizzi, inoltre, vogliono conoscere le ragioni per le quali “ posto che il progetto inizialmente redatto per la ristrutturazione dell'immobile era stato trasmesso alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, che al riguardo aveva espresso il proprio parere, alla detta Soprintendenza non sia stato inviato anche il progetto recepito nella delibera della Giunta Comunale”.
Infine, i consiglieri chiedono di sapere perché “ oltre che il Consiglio Comunale, anche la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna non sia stata messa al corrente del successivo iter autorizzativo del Piano da parte dell'Amministrazione Comunale.”