A Borgonovo si intrecciano le storie dei piacentini emigrati all’estero

Grande festa a Borgonovo che ieri pomeriggio, domenica 10 agosto, ha ospitato il tradizionale incontro provinciale con le comunità piacentine del mondo. L'iniziativa, promossa dalla Provincia di Piacenza e dall'associazione Piacenza nel Mondo, aveva quest'anno un significato decisamente particolare festeggiando il 20esimo anno: per celebrare l'importante traguardo in Valtidone si sono riunite le autorità civili e militari, con i sindaci della provincia di Piacenza e i rappresentanti delle associazioni piacentine. Nella cornice dell'Auditorium della Rocca, due emigrati piacentini come da tradizione hanno ricevuto il titolo di “Piacentino Benemerito nel Mondo”: quest'anno il riconoscimento è stato conferito a Ido Picchioni, premiato anche dall’associazione Maestri del Lavoro, e Oreste FoppianiPicchioni, 62 anni, è originario di Spaneto di Nibbiano, e da 35 anni vive e lavora a Teheran, in Iran, dove è responsabile di una filiale di Ansaldo Energia. E' vice presidente della Camera di Commercio Irano-Italiana. Foppiani, 45 anni, è nato a Piacenza e da 13 anni vive in Svizzera, a Ginevra. E' direttore, e docente associato di storia e politica internazionale, del Dipartimento di Relazioni internazionali della Webster University. E' inoltre presidente dell'associazione degli emiliano-romagnoli sempre a Ginevra.

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A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Borgonovo Roberto Barbieri, premiato con una targa dal presidente dell’associazione “Piacentini di Valtrebbia e Valnure di New York” Hector Morisi, che ha ricordato i tanti borgonovesi che nel corso degli anni hanno lasciato l'Italia per cercare lavoro, in particolare in Svizzera, Francia, Belgio e Inghilterra: "Oggi – ha detto – premiamo due piacentini illustri, punti di riferimento per i nostri giovani".

“Questa manifestazione – ha voluto sottolineare il presidente della Provincia Massimo Trespidi – è una delle più importanti che l'amministrazione provinciale ha organizzato e sostenuto perché ci consente di ricordare le nostre radici e valorizzare quell'identità piacentina che ha fatto la storia di alcuni dei paesi in cui i nostri concittadini si sono recati". "Nelle ultime due edizioni con la fine delle Province incombente – ha voluto ricordare Trespidi – aleggiava un clima di pessimismo sulla prosecuzione di questa iniziativa. Lo scorso anno ad Ottone avevo promesso che ci saremmo rivisti per continuare a fare festa con i nostri emigrati sparsi per il mondo e così è accaduto". E il presidente Trespidi ha dato appuntamento a tutti per il 2015: "Abbiamo già pensato – ha annunciato – alla 21esima edizione che si terra a Piacenza nella sede della Provincia, dove già è collocato il monumento all’emigrato; in quell'occasione vogliamo invitare tutti coloro che in questi 20 anni sono stati premiati".

Il presidente della Provincia ha avuto parole di stima per i due premiati di questa edizione, Ido Picchioni e Oreste Foppiani: "Appartengono alla nuova generazione di emigrati che grazie alle proprie competenze arriva a ricoprire ruoli di responsabilità".  "I piacentini – ha aggiunto – hanno sviluppato con grande orgoglio e consapevolezza quella cultura dell'incontro ripresa anche da Papa Francesco, a sua volta figlio di emigrati. Sono persone che mettono a disposizione il proprio patrimonio in un dialogo tra culture diverse, sempre nel rispetto delle regole e costruendo con gli altri uomini pezzi importanti di libertà e democrazia. È un onore premiare questi nostri concittadini, un esempio per tutti noi ad amare il nostro paese e a sentirlo sempre più nostro".

Quest’anno tagliamo un traguardo importante e significativo – hanno detto Sandro Molinari e Antonio Parmigiani dell’associazione “Piacenza nel Mondo” portando anche il saluto del vescovo di Piacenza- Bobbio Gianni Ambrosio -, significa che questo premio è importante e viene riconosciuto come tale”. “Scopo della nostra associazione – hanno ricordato – è quello di rinsaldare il legame con le comunità piacentine all'estero, mantenendo allo stesso tempo viva la memoria dell'emigrazione: in questi ultimi anni l’Italia, insieme alla manodopera, ha esportato anche tanti giovani talenti, segnale questo di un malessere della società”.

“Non saremmo oggi quello che siamo se non avessimo avuto il sacrificio, fondamentale all’epoca per risollevare le sorti economiche della nostra regione, delle comunità dei nostri emigrati” ha sottolineato Silvia Bartolini, presidente la consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, ringraziando il presidente Trespidi per la “coerenza e la tenacia con cui ha portato avanti iniziative e attività di grande attenzione verso le comunità piacentine nel mondo”. Poter contare sulla rete degli italiani nel mondo è oggi più che mai fondamentale”.

A chiudere l'incontro, allietato dall’esibizione del gruppo musicale piacentino degli Enerbia, sono state le testimonianze di due giovani borgonovesi, Gioele Merli, che per alcuni mesi ha lavorato come cuoco in Australia, e Giovanni Corradini, che lavora per Apple in Repubblica Ceca. Entrambi hanno raccontato la propria esperienza all’estero; insieme a loro sono tanti i ragazzi e le ragazze di Borgonovo impegnati fuori dall’Italia per studio o lavoro: i loro nomi sono stati ricordati dall’assessore Matteo Lunni.