Il Consorzio piacentino La Carne che Piace cresce e realizza la prima operazione di filiera. Il Consorzio di carni equine, suine e bovine è arrivato a contare 30 soci, con l’ingresso di nuovi allevatori e macellai. Si sta, infatti, estendendo la rete commerciale che vede l’adesione di nuove macellerie, ma anche ristoranti e agriturismi. Inoltre, l’ultimo Cda sta valutando nuove forme di vendita per rendere accessibile la carne di qualità a prezzi concorrenziali. Soddisfatto il presidente Giampaolo Maloberti: «E’ la dimostrazione concreta che il progetto è valido. Il Consorzio garantisce la filiera. E noi lo stiamo dimostrando con i fatti. Una formula che trova sempre più consensi, anche al di fuori di Piacenza». Infatti, una delle ultime macellerie convenzionate, che venderà la carne piacentina, è stata Montanari di Corno Vecchio (Lodi).
Il primo esperimento di filiera completo nel settore dei bovini, dal produttore al consumatore, si è realizzato fra quattro soci del Consorzio. L’allevatore Angelo Rebecchi, di Saliceto di Cadeo, ha fornito un bovino che è stato trasportato da Filippo Testa, di San Giorgio, al macello di Rottofreno di Bramieri Carni. Infine, la carne è stata messa in vendita da Gross Carni a Carpaneto. Un’analoga esperienza ha riguardato anche il settore dei suini, dove gli animali allevati dall’azienda agricola Morini, e macellati da Solenghi a Castelsangiovanni, sono poi tornati al punto vendita di Morini a Godi.
Il Consorzio, alla cui nascita ha creduto l’Amministrazione provinciale, fa dell’alimentazione degli animali e del loro benessere un punto di forza che si unisce alle garanzie di qualità e sicurezza e alla frollatura obbligatoria della carne per tre settimane. Questi aspetti sono codificati in un disciplinare, che deve essere rispettato da chiunque aderisca al Consorzio o voglia vendere o proporre la sua carne.