Da Gaza all’Ucraina, cittadini in piazza Cavalli per dire “no” alla guerra

Giovedì 7 agosto alle ore 18.00 in Piazza Cavalli presso la statua di Romagnosi si riunirà un gruppo di cittadini accomunati dalla ferma contrarietà alla guerra per allestire un reading spontaneo in favore della pace che sottolinei il “forte senso di ripugnanza morale dovuto ai recenti avvenimenti internazionali”. Chiunque potrà partecipare anche con la sola presenza o portando parti di testo da leggere ad alta voce.

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IL COMUNICATO

Ci stiamo abituando ai mucchi di cadaveri. Quelli dei migranti che ogni giorno non ce la fanno ad arrivare vivi sulla costa. Le vittime civili,ormai più di mille, uccisi dai paramilitari che terrorizzano l'Ucraina . Quelli  morti negli incendi e negli scontri tra miliziani e jihadisti in Libia. Le ambasciate   chiudono . I mucchi di cadaveri, ormai più di  mille, nella striscia di Gaza. Ogni giorno di più. Sappiamo che dietro ogni guerra ci sono manovratori, interessi politici e  dividendi. La legge 17/ 5 del 2005 n.94 stabilisce la cooperazione tra forze armate italiane e israeliane . E' un accordo militare e politico, che prevede importazione, esportazione, transito di armi, l'organizzazione delle forze armate, la formazione e l'addestramento. Una parte dell'Italia ha già scelto da che  parte stare . Noi vogliamo stare dalla parte  dei vivi, prima che vengano uccisi tutti per eliminare il problema. Noi stiamo dalla parte dei  morti, bombardati per una guerra assurda. Noi stiamo dalla parte del diritto, stabilito dall'ONU, per i Palestinesi  di avere un proprio stato sovrano. Abbiamo bisogno di coraggio, di darci coraggio, superare il senso di  impotenza, interrompere le preoccupazioni quotidiane e far un po' di  posto a questi morti e  ai vivi che restano. Vogliamo che l'artiglieria, i razzi, le bombe  a  frammentazione  e i  gas si fermino. Vogliamo che i convogli umanitari  possano entrare. Vogliamo che tutti  depongano le armi. Vogliamo che la  nostra città chieda a sindaco consiglieri prefetto deputati ministri di fermare il massacro. Nessuno dica io non c'entro, non tocca  a  me. Perché quello che sta succedendo è un crimine contro  l'umanità .

Le parole sono ormai consumate . Mettiamo a  disposizione quello che  abbiamo  : la voce, la presenza dei corpi, il bisogno di giustizia. Non è stato inutile per le Madri de Plaza de Mayo. Non è inutile per chi non sa se arriverà  vivo alla  mattina. E  non è inutile per  noi , per  restare umani. Chiediamo che l’Italia smetta di vendere armi ad Israele: è un Paese in guerra, e la legge 185/90 vieta qualsiasi fornitura militare a paesi belligeranti. Chiediamo che vengano sospesi gli accordi di cooperazione militare. Non vogliamo che l’Italia si renda complice dei massacri addestrando sul suo territorio i soldati che andranno a combattere e a bombardare Gaza. Chiediamo che l'Italia, con in carico la presidenza dell'Unione Europea, si assuma l'onere di rendere l'Unione Europea promotrice di una vera politica di pace: la diplomazia internazionale deve essere protagonista a tutela di tutte le vittime dei conflitti in corso.

Per Pace, Libertà, Giustizia in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan e Ucraina…