La produzione del pomodoro paga il clima instabile: stimato un calo del 15%

Ci sarà un deciso calo della produzione dei pomodori in questa campagna. Il clima instabile di queste settimane non fa soffrire solo i piacentini in ferie, ma anche il prodotto agricolo tipico della nostra terra, il pomodoro da industria. Abbiamo chiesto a Enrico Chiesa, presidente provinciale di Confagricoltura, quali possono essere le conseguenze di questo luglio così piovoso sui raccolti. E il suo parere non è certo all’insegna dell’ottimismo. “Il problema principale è oggi mantenere la salubrità del prodotto per poter conferire un prodotto sano – ha detto – Le atipiche condizioni climatiche stanno creando qualche problema, anche se più lievi rispetto alle zone limitrofe. Stiamo tuttavia monitorando la situazione per capire quali potranno essere i cali di produzione. Un calo di produzione non è ancora quantificato con precisione, ma sicuramente il prodotto conferito sarà inferiore rispetto a quello preventivato a inizio campagna. Sarà difficile rispettare il quantitativo contrattualizzato con il sistema industriale, si può ipotizzare almeno un 10-15% in meno”. Tuttavia i pomodori che finiranno sulle nostre tavole saranno comunque di ottima qualità: “La cernita dei prodotti viene fatto in campo e il prodotto sarà di ottima qualità. Per garantire però un prodotto finale molto buono, a fronte di condizioni meteo avverse, è chiaro che servono costi maggiori”.

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