Brutte notizie per tutti coloro che quest’anno si aspettavano di poter fare il bagno nel fiume Po. Sì, perché lo scorso anno, proprio in questo periodo, nella sponda cremonese era stato dato il via libera alla balneabilità. E così, anche gli uffici preposti a Piacenza, si erano affrettati a verificare se anche sulla nostra sponda si potesse fare il bagno nel grande fiume. Niente da fare, dopo un anno di verifiche le acque sembra siano ancora troppo inquinate.
A breve sarà reso noto lo studio dell’Arpa, condotto per oltre un anno, e sul quale le bocche si mantengono cucite. Quel che è certo, almeno da quanto siamo riusciti a venire a sapere, è che la balneabilità per il tratto piacentino del fiume più grande d'Italia è ad oggi più che un miraggio.
“La situazione delle acque è migliorata, per quanto riguarda i fosfati e i nitrati, però sarei già soddisfatta se si potesse raggiungere la qualità ambientale, più che la balneabalità, come ci ha chiesto l’Unione europea”. Così si è espressa Laura CHiappa, presidente provinciale di Legambiente. E ha aggiunto: “Bisogna lavorare ancora molto su tutti questi parametri, per tornare ad avere uno stato buono delle acque. Per la balneabilità, però , il sogno è davvero lontano. Non mi sentirei consigliare ai piacentini oggi di fare il bagno nel Po. Lasciamolo come desiderio e cerchiamo di avere un fiume con una buona qualità dell’acqua”.
In attesa dei dettagli sulle verifiche delle acque del Po, per i più temerari, sarà sempre possibile spostarsi sulle sponde cremonesi per fare il bagno. Anche perché lo scorso anno il direttore dell’Arpa di Cremona, Gianpaolo Beati, disse che “paradossalmente il fiume è più pulito oggi che non viene sfruttato per il bagno, rispetto a quando era usuale tuffarsi nelle sue acque”.